La Green Tag di Anna Garforth
Quella della Green Economy è una moda che non conosce limiti tant’è che anche alcuni artisti non hanno resistito alla tentazione di rivedere i loro antiquati strumenti di lavoro per allinearsi a questa nuova tendenza che promette di farci diventare tutti più rispettosi del nostro delicato ambiente. E’ così che spray e vernici finiscono nel bidone della differenziata per dare spazio a foglie, muschio, legnetti e colle naturali con cui l’artista inglese Anna Garforth dà vita a quelle che potremmo chiamare “Green Tag”. Opere murali in pieno stile “street” ma perfettamente in linea con i nuovi dettami dell’eco-sostenibilità.
I lavori di Anna Garforth in realtà ci introducono un nuovo modo di intendere l’arte (di strada) che perde i suoi tipici caratteri dell’invasività e di illegalità per arricchirsi di concetti nuovi che sono quelli del rispetto ed dell’adattabilità alla superficie scelta e soprattutto quello di evanescenza dovuta ovviamente all’uso di materiali e tecniche che non intendono imporre l’opera all’usura del tempo ma che viceversa puntano a conquistare una intereazione immediata nel suo osservatore. Le green tag di Anna Garforth ci invitano a rivedere il nostro tradizionale modo di intendere l’arte di strada e considerare i suoi lavori alla stregua di un qualsiasi organismo naturale soggetto ad un processo di nascita, vita e morte in armonia con l’ambiente che l’ha ospitato.
Per saperne di più: crosshatchling.co.uk