Le sale di Los, personale di Fernanda Veron
Fernanda Veron presenta al pubblico una nuova serie di opere che allontanandosi dalle consuetudini visive della fotografia contemporanea raffigurano un universo interiore costituito da immagini della memoria. Il cervello diviene così uno sconfinato banco ottico attraverso il quale ogni percezione visiva si ricostituisce e si riassembla creando nuove formule oniriche, nuovi fotogrammi fantastici.
Fernanda Veron per comporre le sue enigmatiche immagini mnemoniche parte dai principi della scolastica secondo i quali la mente umana sarebbe regolata da tre cavità cerebrali cooperanti. Queste sono le sale di Los, ambienti infiniti in cui si trovano le luminose riproduzioni di tutte le cose passate sulla terra.
Il corpus della mostra è composto da una sequenza di autoscatti dove una massa di nubi in movimento si pone in costante dialogo ed interazione con la fisicità e la natura emozionale del soggetto principale. Un gioco innocente e lieve con il mondo delle nuvole come suprema metafora delle potenzialità della mente umana. Le immagini segnate da molteplici interventi sembrano provenire da un momento fermo nel tempo dove l’essere umano entra in contatto con la propria interiorità.