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Lino Strangis. Camping of Metaphorical Processes

Si parla di:

Camping of Metaphorical Processes prevede la presenza di quattro installazioni audiovisive monocanale realizzate tra il 2008 e il 2009, – One Moment, Multy Identity Man, La Città che Sale e Scende, No Gravity Match on the World – di cui tre poste all’interno di tende canadesi, una serie di stampe e una postazione audio. Le videosculture di Strangis sono works in progress realizzati con riprese di eventi in cui l’artista si è imbattuto casualmente, oppure con “frammenti strappati al cinema e alla televisione”. In ogni video la traccia di partenza dura pochi secondi e solo in seguito alle alterazioni attuate in fase di post-produzione Strangis ottiene l’opera finale. I “processi metaforici” non sono che il risultato dell’interesse dell’artista, non tanto per il dato reale, quanto per l’elaborazione formale e concettuale delle visioni raccolte, considerata “vero e proprio veicolo di senso”. “Non mi interessa raccontare storie” dice l’artista, “ma creare processi che propongano concetti in forma di metafora”.

Il gran capo

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Questo è il suo articolo n°3459

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