Lumen | Assault Edition, cartolina illustrata di una città presa
Luglio è alle porte, e con lui qui a Salerno sono arrivate le file nelle gelaterie, le abbronzature subsahariane e i teli mare piegati sopra i sellini delle vespe.
L’assedio del Lumen è terminato con il maxi intervento di Pixel Pancho sulla struttura dell’ex inceneritore di Cava De Tirreni, che nell’arco di pochi giorni è diventato un androide con un viso umano ed il corpo coperto di fiori giganti.
Ora che i manifesti gialli con l’asso di picche sono scomparsi dalla circolazione facciamo un pò di bilanci.
Musica (due punti a capo trattino).
Wolfram, Quell e Morgan Geist al castello Arechi, Discoverland e Voltarelli al Modo, Massimiliano Pagliara all’ In club.
Street art.
Giorgio Bartocci a Baronissi, Fonzy Nils a San Severino, Lupe a Salerno city, Pixel Pancho a Cava De Tirreni.
Sulle città di provincia del sud si dicono tante cose.
Spero si dica anche che da qualche anno qui c’è un evento che fa muovere dei bravi artisti e porta suoni e colori nuovi in città. O per essere meno dietrologici risolve in maniera sensata il problema del doveandiamostasera per un pò di settimane e rinfresca il look a tanti spazi grigi e dimenticati.
In barba a tutti gli inciampi organizzativi, alla pioggia bastarda e alle macchine parcheggiate lontano ci siamo divertiti e tanto.
Ed è bello pensare che da qualche parte nella città in cui abito un bimbo sorriderà ed un vecchietto con la coppola scuoterà la testa davanti ad uno dei murales della Assault Edition.
Oppure anche il contrario. Un bimbo con la coppola scuoterà la testa ed un vecchietto sorriderà.
Luglio mi ha fatto una promessa, il Lumen tornerà.
Foto di Gianluca Tesauro.