Ma ddò vai??!! no#11
Hey tu! Designer del prossimo millennio. E’ arrivata la tua grande occasione per far tirar fuori il creativo che è in te. “Shit Shirt” è il nuovo “designers future contest”. Per quelli come te che vogliono farsi conoscere nel magico mondo della creatività e della comunicazione. Se pensi di essere un mostro con i disegni e vuoi sfruttare al meglio il tuo mac nuovo di pacco, non puoi non partecipare al nostro super mega concorso. Mandaci la tua bella grafica tramite il nostro nuovo portale portale dedicato all’arte, alla moda, alla comunicazione, alla creatività, allo street style e alle tendenze del momento. La più figa verrà stampata sulle t-shirt che metteremo in vendita sul sito. Cosa aspetti? Partecipa anche tu!! “Shit Shirt” è il contest per i designer del prossimo millennio.
Qualche anno fa anche noi ci facemmo prendere dalla fissa del “t shirt contest”. Evidentemente non avevamo molte idee in cantiere e ci lanciammo sulla cosa più ovvia che ci venne per la testa. Quando non hai una lira e vorresti catturare l’attenzione di qualcuno la prima cosa che ti viene in mente è :”Hey!! perchè non facciamo un bel contest? Invitiamo tutti i grafici e designer sconosciuti che vogliono diventare famosi e li facciamo lavorare aggratis per noi!!” Wow che ideona. Nel nostro caso ci ritrovammo dopo qualche mese con 5 disegni del cavolo ed uno veramente carino che una nostra cara amica ci aveva regalato pur di toglierci dalle scatole. Eppure sti cazzo di contest sulle t-shirt non muoiono mai. Sembra quasi che chiunque sappia usare un minimo qualche programma di grafica senta il bisogno impellente di misurarsi con uno di questi pseudo concorsi per giovani creativi incompresi.
Sia chiaro non è che ce l’abbia con chi organizza questo genere di attività. Io sono il primo che segue questo genere di proposte, quando però sono messe in campo da strutture competenti con un minimo di credibilità conquistata con anni di costante attività nel settore. Ma ho come l’impressione che l’avvento di internet e del cosiddetto web 2.0 si sia diffusa la convinzione che la gente non abbia nulla altro da fare che partecipare a questo o a quel contest. Ora per disegnare la t-shirt, domani per fare il video con il telefonino nuovo, un’altra volta per scrivere il romanzo del secolo. Insomma l’utente internet è diventato “il concorrente” per eccezione. Mi immagino queste migliaia di persone che ogni giorno si attaccano al pc alla ricerca del prossimo concorso minchiata a cui partecipare. La cosa bella è che ormai tutti, aziende, associazioni, enti, si sono lanciati su questa giostra dei contest. Chi si vuol far fare il sito nuovo, chi il logo, chi vuole farsi riempire le pagine del proprio sito con le cazzate scritte dagli utenti. Ormai non è che ci si rivolge al professionista di turno, che pagando, ti realizza questo o quel servizio. Oggi si fa prima ad inventarsi un concorso ed elemosinare agli utenti di internet di cimentarsi in questa o quella attività in cambio di qualche spicciolo o nel migliore dei casi, di tanta fama e notorietà. Sarà per via della disoccupazione e la precarietà dilagante, che gran parte di noi non abbia molto da fare durante il giorno e trova in questi concorsi un buon modo per illudersi di fare qualcosa di utile alla propria carriera. Ma sarà davvero un contest a cambiare le sorti del nostro incerto destino?