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Marie Hendriks per Drome Childhood Issue

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Per la sezione Magazine Review di Ziguline abbiamo selezionato per voi le migliori riviste del campo dell’arte contemporanea per stuzzicare il vostro appetito di arte. E in questo articolo i riflettori vengono puntati su Drome, una rivista fondata nel 2004 a cadenza trimestrale, bilingue italiano/inglese e viene distribuito sia in Italia che all’estero. Nell’ultimo numero viene presentata un’artista straordinaria, Marie Hendriks, la quale ha lasciato un segno anche in noi che di arte ne facciamo incetta ogni giorno. Marie Hendriks è un’artista olandese, ha 29 anni e attualmente vive in Belgio dopo aver conseguito gli studi presso l’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Bourges in Francia, è molto più di una fotografa, le piace mischiare le varie tecniche che l’arte mette a disposizione e proprio lei è stata la protagonista dell’evento “Les veilleuses” presso i locali della Fondazione Pastificio Cerere di Roma lo scorso 7 aprile con cui si è concluso il DROME Childhood Issue Tour, a cui noi di Ziguline non potevamo di certo mancare.

Organizzato dalla rivista Drome, curato da Rosanna Gangemi e Stefan Pollak con il Patrocinio dell’Ambasciata dei Paesi Bassi, l’evento che abbiamo seguito accompagna l’uscita del numero 18 di Drome, al quale è legato al tema dell’infanzia che nelle sue pagine e nei suoi articoli viene ampiamente affrontato ovviamente in chiave artistica con articoli e immagini da gustare tutte d’un fiato. Ma la vera madrina di questo numero è senz’altro lei, Marie Hendriks con cui abbiamo aperto questo articolo, un’eccellente decantatrice di immagini e visioni con cui ha deliziato i lettori di Drome e anche gli ospiti che hanno partecipato all’evento allo Spazio Cerere di via dei Sanniti a San Lorenzo.

courtesy Drome magazine

Marie Hendriks ha trasformato il mondo dell’infanzia in uno spettacolo divertente e affascinante al tempo stesso, attraverso un gioco di rimandi a tradizioni e creatività artistiche che lasciano spazio all’immaginazione:bambole illuminate appese come fili colorati di una festa curiosa, dove gli spettatori che hanno assistito venivano trasportati in un passato fatto di giochi e attese che si compongono come puzzle e immagini,fotografie di bambini intenti a giocare o che osservano chissà quale movimento del tempo. Inoltre, su due schermi venivano mandati in onda due video report di Marie Hendriks, POMODORI vs STARS (2010) e Et si les rêves Flamands rapetissaient…? (2008), ovvero la rappresentazione della Sartiglia, il carnevale di Oristano che si festeggia l’ultima domenica e il martedì di carnevale, che in questa veste viene deliziosamente contornato dai colori vivaci degli abiti dei bambini che sono stati confezionati da Marie Hendriks, i quali richiamano antiche e gloriose tradizioni con battute di tamburo che scandiscono il ritmo e riecheggia intorno allo spettatore.

courtesy Drome magazine

E poi donne vestite da guardie svizzere sui muri dello Spazio Cerere con sguardi poco seri e il Leo Belgicus, ovvero la storica cartina dei Paesi Bassi composta da stoffe realizzate sempre da Hendriks e appoggiata su un tavolo.
L’arte eclettica e multiforme di Marie Hendriks ha segnato il trionfo del tema dell’infanzia in questo numero di Drome, dove tra l’altro vogliamo segnalarvi la cover di Jacqueline Roberts, nonché l’articolo su Stefan Costantinescu, il visual artist, famoso anche per il libro The Golden Age for Children, il quale parteciperà alla Biennale di Venezia al fianco di Xandra Popescu, giovane autrice di film, testi e video. In attesa di leggere il prossimo numero, se ancora non siete sazi allora forse potreste soddisfare la vostra curiosità gustandovi il tributo a Hans Christian Andersen che con le fiabe ha nutrito la nostra infanzia e il suo portafogli.

Eva Di Tullio

scritto da

Questo è il suo articolo n°178

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