What the hell is Indie about?
I nostri corrispondenti da Bologna, Luigi il Baffo ed Eleonora Rossi, sono andati a farsi un giro a Faenza in occasione del MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti, ed hanno fatto un po’ di domande ai presenti, in particolare hanno cercato di farsi spiegare una volta per tutte che cavolo vuol dire il termine “Indie“. Quale posto migliore per svelare al mondo intero il significato arcano di questa parola che ha condizionato il guardaroba e l’ipod di così tanti teenager e non solo. Peccato che ognuno degli intervistati abbia sviluppato una propria personale teoria in merito.
Manuel, 22 anni, Padova
La musica indie è una cosa stupenda che fa stare benissimo tutti.
Fabio, 30 anni
L’indie è un approccio non commerciale alla musica, un po’ ricercato ma non snob, si ricerca la musica che non sia proprio di facile ascolto.
Ilenia, 27 anni
Per me è indie tutta quella musica che non fa parte del nazionale, del popolare, a livello di major e di etichette grandi. L’indie è una etichetta piccola che con le proprie basi, con le proprie forze riesce a buttare fuori qualcosa.
Alice, 27 anni
Per me l’indie è sperimentazione e ambientazione, sentimento.
Paolo dei “Circo Abusivo”
Indie mi ricorda qualcosa di legato all’India, a delle origini verso Est.
Alex dei “Circo Abusivo”
Quando sento la parola ‘indie’ penso agli indiani d’America, alle danze tribali, qualcosa di libero e di potente.
I nostri corrispondenti da Bologna, Luigi il Baffo ed Eleonora Rossi, sono andati a farsi un giro a Faenza in occasione del MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti, ed hanno fatto un po’ di domande ai presenti, in particolare hanno cercato di farsi spiegare una volta per tutte che cavolo vuol dire il termine “Indie“. Quale posto migliore per svelare al mondo intero il significato arcano di questa parola che ha condizionato il guardaroba e l’ipod di così tanti teenager e non solo. Peccato che ognuno degli intervistati abbia sviluppato una propria personale teoria in merito.
Eugenia, 18 anni, Faenza
La musica, in generale, quindi anche quella indie, è ciò che fa tirare avanti la gente
Giulia, 31 anni, Ravenna
Grandissima la musica indie!! Non la ascolto, ma… potrei incominciare ad ascoltarla.
Jacopo, 23 anni, Fano
L’indie è diventato un genere a tutti gli effetti, nel senso che di recente sono nati tantissimi gruppi che si definiscono ‘indie’. L’indie può assomigliare tantissimo al rock, al pop, però forse è una questione che ha a che fare più con l’atteggiamento che con la musica. Quando uno si definisce ‘indie’, io lo associo tantissimo al pop leggero, poi ognuno ha il suo modo di suonarlo, le sfumature.
Francesco, Andrea, Giuseppe 21-22 anni, Salento
L’indie non è un genere ma un modo diverso di percepire la musica. È un modo di proporre, all’interno di un’Italia che ha dei blocchi e dei muri nei confronti delle etichette discografiche minori, la propria musica e la propria voglia di esprimere concetti e pensieri.
I nostri corrispondenti da Bologna, Luigi il Baffo ed Eleonora Rossi, sono andati a farsi un giro a Faenza in occasione del MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti, ed hanno fatto un po’ di domande ai presenti, in particolare hanno cercato di farsi spiegare una volta per tutte che cavolo vuol dire il termine “Indie“. Quale posto migliore per svelare al mondo intero il significato arcano di questa parola che ha condizionato il guardaroba e l’ipod di così tanti teenager e non solo. Peccato che ognuno degli intervistati abbia sviluppato una propria personale teoria in merito.
Klara, 25 anni, Germania
L’indie per me è musica sperimentale, fatta da suoni elettronici molto duri e forti… ma è anche un certo modo di vestirsi
“Black Roses”, 5 ragazze tra i 16-22 anni di Genova
(in ordine nella foto, da sinistra: Anna, Futura, Valentina, Giulia, Chiara)
Futura 22 anni, batterista
L’indie è un genere un po’ alternativo che magari non può piacere a tutti, particolare, accompagnato da un modo di vestirsi strano, diverso.
Anna, 16 anni, chitarrista
Se dici ‘indie’… mi vengono in mente i tamburi.
Valentina, 20 anni, chitarrista e tastierista
Appena si dice ‘indie’ mi viene in mente la scena musicale britannica: ho tanti amici che si son trasferiti a Londra e mi mandano sempre musica e foto, quindi mi viene in mente quello subito.
Giulia, 19 anni, cantante
Indie mi ricorda un genere alternativo, un rock alternativo.
Leda, 17 anni, Faenza
L’indie è qualcosa di diverso dal normale, dal punto di vista musicale, ovvio!
Andrea, 24 anni, Torino
Se mi dici ‘indie’ mi vengono in mente gli anni ‘70.
Erica, 29 anni, Belluno
Indie è… indipendente!
Alberto, 23 anni, Pesaro
Oooh, ‘indie’ mi fa venire in mente un sacco di cose, a partire dalla musica, generi di vita… soprattutto l’Inghilterra mi viene in mente.
I nostri corrispondenti da Bologna, Luigi il Baffo ed Eleonora Rossi, sono andati a farsi un giro a Faenza in occasione del MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti, ed hanno fatto un po’ di domande ai presenti, in particolare hanno cercato di farsi spiegare una volta per tutte che cavolo vuol dire il termine “Indie“. Quale posto migliore per svelare al mondo intero il significato arcano di questa parola che ha condizionato il guardaroba e l’ipod di così tanti teenager e non solo. Peccato che ognuno degli intervistati abbia sviluppato una propria personale teoria in merito.
Miriam, 31 anni
‘Indie’ vuol dire indipendente… o indigeno!
Giuliano, 39 anni, Tortona
Se mi dici ‘indie’ penso subito al protagonista di Indiana Jones… cioè Indiana Jones, era il soprannome con cui era conosciuto, Harrison Ford intendo.
Mario, 26 anni, Cagliari
Indie vuol dire indipendenza. Musica indie voleva dire musica indipendente… poi è diventato un genere musicale, una facciata commerciale, qualcosa che presto non avrà più nemmeno un senso.
– testi e foto di Eleonora Rossi