Mike Brodie, the Polaroid Kidd
La storia è questa. Mike è un ragazzino della Florida, nel 2003 ha appena compiuto 18 anni, saluta mamma e papà e decide di andarsene in giro per l’America imbucandosi nei vagoni dei treni merci senza una precisa destinazione. Nel corso di questo viaggio, per nulla pianificato, Mike riceve in regalo da un suo amico una vecchia Polaroid SX 70 con la quale da inizio ad un serie di scatti con cui ritrae facce, luoghi e situazioni vissute in questa sua avventura durata circa tre anni. Da quel momento Mike viene giustamente ribattezzato “The Polaroid Kidd” anche se, dismessa la produzione delle pellicole della sua SX 70, continua a scattare con una Nikon analogica.
Mike con il suo involontario reportage di viaggio solletica l’attenzione e l’interesse di numerose gallerie che cominciano ad esporre i suoi lavori. Nel 2007 viene anche premiato dal Louvre nell’ambito dell’International Photo Fair. Lui definisce la sua come una fotografia dedicata alla cosiddetta “travel culture”, che non ha niente a che vedere con i viaggi in paesi esotici che facciamo in occasione delle ferie. Mike ha concentrato la sua attenzione su quel micro universo sconosciuto ai più rappresentata dai train-hoppers, dagli squatters e da vagabondi di varia specie, persone insomma che se ne stanno bene alla larga dai modelli di vita della nostra moderna società.
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