Misteri e fantasmi partenopei, da San Gennaro a Guastamacchia
Una ragnatela fitta di storia e storie, un percorso affascinante tra arte, scorci di vicoli, miti e leggende, tramandati di generazione in generazione. Il viaggio nei misteri partenopei avrà come punto di partenza via Duomo, luogo scelto da una figura misteriosa per lasciare, ogni notte, messaggi scritti in una lingua incomprensibile, ma anche noto per la basilica che contiene il più grande mistero della storia religiosa: lo scioglimento del sangue, meglio conosciuto come il miracolo di S. Gennaro.
Attraversando il largo Donna Regina, si arriverà al palazzo della regina Giovanna dove, già dagli anni ’60, si racconta di un “ombra” inquieta di grossa stazza che si poggia sull’addome dei giovani neoinquilini costringendoli allo sfratto. Proseguendo si incontrerà l’anima de “o’criatur” posto a guardia di una scuola, per proteggere gli scolari più deboli. Uscendo su via san Giovanni a Carbonara nei pressi della chiesa omonima, rumori permettendo, si potranno udire i lamenti di svariati spiriti di amanti assassinati per mettere a tacere le loro relazioni segrete. Il percorso termina nei pressi di Porta Capuana, zona frequentata dal tanto tremendo quanto famoso fantasma di Giuditta Guastamacchia.
La donna dall’aspetto bellissimo ma altrettanto perfida, vaga lungo i corridoi di Castelcapuano senza trovare pace dopo essere stata impiccata insieme all’amante, al padre e ad altri complici, per aver organizzato l’assassinio del marito. Per addolcire il tono della passeggiata si racconterà del coinquilino più amato dai residenti di via Carlo Poerio: “o munaciello”.