Muta Imago, Madeleine
Un salto nel vuoto, nel buio: il turbamento del sogno, la vertigine dell’incubo, l’euforia dell’oblio. Sono i temi affrontati in Madeleine, la nuova creazione di Muta Imago, il terzo quadro di una trilogia teatrale sulla memoria iniziata con (a+b)³ e proseguita con Lev presente nella scorsa edizione di Romaeuropa. La compagnia formata dal drammaturgo Riccardo Fazi, dalla regista Claudia Sorace e dallo scenografo Massimo Troncanetti -una delle realtà che si sta imponendo nella scena contemporanea italiana- con questo spettacolo torna al nucleo vivo e caldo della sua drammaturgia: più che a partire da un testo, un teatro costruito attorno a idee, sensazioni, presenza e assenza. Una ricerca iniziata nel 2004, incardinata su immagini e visioni, come suggerisce lo stesso nome della compagnia, Muta Imago, con il lavoro preparatorio che diventa la vera creazione, la presenza viva dell’attore che si fa il segno portante della drammaturgia e le parole che riportano l’eco lontana di ciò che si vede.