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Il piacere della lettura secondo Naked Girls Reading

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La notizia è questa, nel marzo del 2009 a Chicago due note burlesque show girl, Michelle L’amour and Franky Vivid, si inventano il “Naked Girls Reading”. Una nuova formula di intrattenimento in cui giovani ed avvenenti ragazze leggono dei brani tratti da capolavori della narrativa mondiale e versi di poesie di fronte ad un ristretto e raccolto pubblico di attenti, attentissimi, ascoltatori comodamente seduti all’interno di salotti dall’atmosfera intima e familiare.

courtesy nakedgirlsreading.com

La chiave di volta di questo progetto è rappresentato dal fatto che le lettrici si “esibiscono” totalmente nude, o meglio, abbigliate da qualche semplice e raffinato accessorio. A quanto pare questa piccola ma fondamentale variante è servita a dare al progetto ed alle sue creatrici un’incredibile notorietà nel giro di pochi giorni dal loro primo debutto. A mio modesto parere l’intuizione di Naked Girl Reading sta nell’aver saputo unire un forma “elevata” di intrattenimento culturale qual’è il “reading”  all’eleganza ed alla sensualità tipiche degli spettacoli di strep tease di qualità. Per non parlare della forza mediatica che il nudo conferisce all’evento. Insomma una mini rivoluzione nel mondo dello show business che avvicina i polverosi e stantii circoli culturali ai più peccaminosi night club per sonnambuli in cerca di forti emozioni. Vedi mai che una cosa del genere se la inventasse qualche velina di casa nostra. Se cercate su internet troverete un bel po’ di articoli e recensioni che importanti magazine hanno dedicato a questa notizia facendole fare il giro del mondo.

courtesy nakedgirlsreading.com

La cosa che mi lascia più perplesso è la semplicità, per non dire la banalità, che è alla base di questa formula. Belle donne nude che leggono ad alta voce estratti di William Faulkner, oppure  di Tom Stoppards, o ancora i Fratelli Karamazov di Dostoevsky. A primo acchito mi è venuto da pensare che anche in questo caso, si è rivelato fondato il sempre valido detto per cui “tira più un pelo di figa che un carro di buoi”, ma mi sono reso subito conto che sarebbe stata una conclusione un po’ troppo spicciola e superficiale. Un ulteriore conferma arriva dalla presunta preparazione che le signore in questione hanno sfoggiato nel corso delle loro affollate letture di gruppo, nel corso delle quali sembra dare prova di notevoli capacità di analisi e di riflessione sui testi appena proclamati (questo è quello che dicono i giornali ovviamente).

courtesy nakedgirlsreading.com

Cosa che spazza ogni dubbio circa l’uso meramente strumentale del nudo come mezzucccio per fare il tutto esaurito. Bah! onestamente non saprei come leggere altrimenti il successo di questo “fenomeno” che immagino e spero sbarcherà fra qualche anno anche in Italia e chissà che non si riveli la giusta medicina per la perenne crisi del nostro comparto librario. Ah! dimenticavo, le nostre naked girls letterate oltre ad avere un sito ufficiale hanno anche un altro “club” sul web dove una volta registrati potrete godervi una ricchissima galleria di scatti fotografici che ritraggono le nostre eroine rigorosamente nude ma sempre accompagnate dal loro fido libro.

W la letteratura!

P.S La registrazione al Club è gratutita, io l’ho già fatta.

Dimitri Grassi

scritto da

Questo è il suo articolo n°319

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