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Nichilismo a cuor leggero, esistenzialisti con il sorriso

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Dopo tutti i buoni propositi per l’anno nuovo, i mea culpa per i cibi unti e grassi ingeriti,le promesse di smettere di fumare e patapim patapam per tornare alla spoglia e cruda verità una bella sferzata di euforico esistenzialismo ci sta tutta. Si euforico, non è una battuta.
Tutto inizia quando bighellonando su facebook tra pagine sociali improbabili dedicate a cose e personaggi improbabili mi imbatto negli “esisitenzialisti con il sorriso”, la pagina sociale dedicata agli adepti del nichilismo a cuor leggero che produce perle di filosofia applicata ai dubbi esistenziali con cui gli esseri umani fanno i conti più o meno spesso, il tutto con una spolverata di umorismo in romanesco che ci sta come il cacao sulla schiuma del cappuccino.

In fondo siamo tutti un po’ il Sartre della porta accanto quando ci scivolano le chiavi di casa nel tombino davanti al portone, quando scopriamo che in frigo è rimasto solo il barattolo di maionese aperto due anni fa, quando realizziamo che quello sui cui abbiamo fantasticato per mesi scazza tutti i congiuntivi. Gli esistenzialisti con il sorriso vi insegneranno a smettere di cercare a tutto ciò un senso più alto perché, come recita il motto della comunità, la vita non ha senso, per questo è una ficata.
Ma ora passo la parola al fondatore della scuola di pensiero, il guru di tutti gli esistenzialisti con il sorriso, il Camus 2.0 versione borgata, colui che nulla sa.

Ogni corrente di pensiero ha le sue figure di riferimento. Ci indicherebbe quelle degli esistenzialisti con il sorriso?

 

Inutile snocciolare nomi: la figura di riferimento è il pensatore che non ti serve assolutamente a nulla; e in questo Cioran è bravissimo. E vabbè Totti, manco a doverlo ripetere.

 

Come fa colazione un esistenzialista con il sorriso?

 

Affogando nel caffè l’amarezza di essersi svegliato per l’ennesima volta.

 

Un esistenzialista con il sorriso avrebbe votato Bersani o Renzi?

 

Renzi incarna bene l’idea di nulla. Meno male che siamo belli.

Meno male che siamo belli

La sua migliore scusa per lasciare?

 

Non sono ancora pronto, penso non lo sarò mai, ma in generale proprio.

 

E quella migliore per essere lasciato?

 

Vado a suicidarmi, vorrei farlo da sola.

 

La solitudine dell’ uomo moderno è direttamente proporzionale a…

 

Alla distanza temporale ci separa da quell’accidente che ha generato il creato.

 

Che musica ascoltano e quali luoghi frequentano di sera gli esistenzialisti con il sorriso?

 

Luoghi in cui il nostro tasso alcolemico e il livello di dB sono abbastanza alti da farti individuare precisamente il senso della vita. Che era meglio se rimanevi a casa, a fissare il muro.

Gli esistenzialisti con il sorriso hanno creduto alla fine del mondo nel 2012?

 

Anche se ci avessimo creduto non ne avremmo goduto: consci che sarebbe stata una fine assolutamente squallida e casuale.

 

Ci lasci con una citazione da usare come prossimo status su Facebook, la prego.

 

Parafrasando il motto degli Esistenzialisti rincuorerei i lettori ricordandogli che proprio il fatto che la vita non abbia senso la rende una ficata, sennò sai le responsabilità. Ad esempio: affrontare la fine del mondo lasciamolo ai posteri, noi abbiamo ancora tanti dilemmi innecessari da portare alla luce.

 

Per saperne di più:

www.facebook.com/EsistenzialistiConIlSorriso?fref=ts

it.wikipedia.org/wiki/Esistenzialismo

 

 

la Germanz

scritto da

Questo è il suo articolo n°102

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