Nuart festival 2013
Allora partiamo da un presupposto storico: i norvegesi sono persone serie anche quando parlano di divertimento Un popolo di pensatori come Ibsen e Munch che pianifica tutto nel minimo dettaglio. A Stavanger per esempio, una città che si trova nella contea di Rogaland a sud est della Norvegia, esattamente su un fiordo che sbocca nel Mare della Norvegia, da qualche anno per qualche settimana si assiste ad una occupazione della città da parte di migliaia di giovani che si riversano nel centro per assistere a qualcosa di molto interessante. A tratti allucinante. Ma sempre in modo composto. Ordinato.
La città di Stavanger ha una grande importanza a livello commerciale poiché è di sede diverse industrie petrolifere e studiando un po’ le varie personalità legate alla città mi è successo di leggere di una certa Vicky Vette, ovvero una pornostar bionda dagli occhi azzurri che nel suo primo anno di attività ha girato ben 75 film. Ne sapete qualcosa? Vicky Vette a parte, Stavanger è la sede di un importante festival di street art che dal 2001 ospita artisti provenienti da qualsiasi parte del nostro pianeta. Sto parlando ovviamente del Nuart Festival, oramai giunto alla sua dodicesima edizione, inaugurato lo scorso 7 settembre e si concluderà il 20 ottobre. Chi ha modo di andarci è pregato di inviare foto, vogliamo un po’ morire di invidia. E se trovate Vicky Vette vi facciamo un regalo.
Eh sì, perché il Nuart Festival non è solo un festival ma una piattaforma creata appositamente per tutti gli appassionati di street art come noi, un grande contenitore senza tappo con dentro mostre, eventi e performance, in cui artisti e partecipanti hanno modo di confrontarsi per più di un mese. Che gli scandinavi fossero un sacco più avanti di tutti lo si sapeva.
Sedici è il numero degli artisti che partecipano al festival di quest’anno, molti dei quali già noti a voi lettori di Ziguline. Volete che vi dica i nomi dei magnifici sedici? Eccovi serviti: Aiko (JP/US), C215 (FR), Dal East (CN), David Choe (US), Dotmasters (UK), DOT DOT DOT (NO), Ernst Zacharevic ( LT), Faith47 (ZA), Hush (UK), M-CITY (PL), Martin Whatson (NO), ROA (BE), Strøk (NO), Vhilst (PT), Dabs and Myla (AU) e Martha Cooper (US), che io e Ponz abbiamo intervistato proprio qualche giorno fa in occasione di Outdoor.
E vi dirò di più: il titolo di questa edizione di Nuart su cui stanno lavorando gli artisti è “Invisible cities”, ovvero le Città Invisibili di Italo Calvino, un omaggio all’opera dello scrittore ligure, il quale continua ad essere una fonte di ispirazione artistica nel raccontare il rapporto tra l’uomo e la città.
Partendo da questo spunto i lavori di questi artisti, che andranno ad affiancare quelli delle edizioni passate, saranno un immaginario urbano di colori e forme che prenderanno vita nei luoghi del festival, sottolineando pertanto la stretta connessione tra lo spazio urbano e la street art.
Allora, se avete finito le ferie e non potete prenotare neanche un fine settimana per Stavanger, vi facciamo vedere qualche foto scattata da Martha Cooper degli interventi di alcuni degli artisti che partecipano al festival, come quello di M-CITY per la torre di controllo dell’aeroporto (SOLA).
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