Palimpsest, Stanley Donwood alla galleria Mondo Bizzarro
Chi è davvero Stanley Donwood? È l’artista schivo e riservato fino all’inverosimile, autore di lavori potenti sebbene diluiti nel tempo, o il nom de plume di Thom Yorke, il leader dei Radiohead? Quest’ultima ipotesi è la leggenda metropolitana che gira da tempo e che non ha mai abbandonato la figura di Stanley Donwood (questo sì un nom de plume, di Dan Rickwood, nella fattispecie).
Stanley Donwood, il grafico, l’artista, inizia a collaborare con Thom Yorke e con i Radiohead dal secondo album, The Bends, realizzando la cover e le immagini interne. Da lì in poi la partnership sarà totale e premiata più volte (l’album Amnesiac, per esempio, ha vinto il premio Best Packaging ai Grammy Awards), apprezzatissima sia dal pubblico che dalla critica. Stanley Donwood ha firmato anche il progetto solista di Thom Yorke, l’album The Eraser, che con un packaging in cartone racchiudeva una serie di visioni apocalittiche di una Londra perseguitata dalle fiamme e dalle acque. La «visione» di Donwood è poi culminata in London Views, una mostra di dodici litografie presso la Lazarides gallery, a Soho, nel cuore di Londra. Artista eclettico, Stanley Donwood si cimenta con la pittura, l’incisione e la scrittura. Sul suo sito sono disponibili una folgorante raccolta di racconti e un romanzo pulp «scritto in un mese per scommessa». Considerato il Terry Gilliam dei Radiohead (almeno secondo il quotidiano britannico «The Guardian») Donwood prosegue nella sua ricerca incentrata su un rapporto privilegiato con la realtà «orrenda» del mondo, una realtà non filtrata dai media, la critica dei quali resta uno dei temi centrali del suo lavoro.