Partire è umano, ritornare è diabolico | Annalia e Massimo
Storie di migrazioni nell’era digitale, di Erasmus e cosmopoliti, traslocatori di professione e sognatori per necessità partiti per mete lontane e tornati alla base come in un videogioco che parte dall’ultimo livello e arriva alla partenza, che altro non è che un inizio più insolito degli altri. A casa hanno trovato ad aspettarli convivenze anacronistiche con genitori che ti chiamano alle undici per sapere dove sei, amici lontani o partiti, luoghi di sempre che di sempre non sono più, vite e lavori dei sogni da ricreare da zero, vecchie abitudini da sistemare nel vecchio armadio a due ante, allucinazioni lucide delle esperienze trascorse. Ma anche passione, ostinazione e un po’ di saggezza comprata con i souvenir in aeroporto prima di ripartire. Dal mondo all’Italia, dalla grande città al piccolo paese, dal fuori al dentro, le facce e le voci di chi fa il percorso inverso e sfugge ai racconti dei media. Emigranti di ritorno. R-emigranti.
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Oggi facciamo quattro chiacchiere con Massimo Parisi e Annalia De Falco, due ragazzi di Nola, per chi non lo sapesse città natale di uno dei personaggi più underground e rock della storia, Giordano Bruno.
Dopo studi di disegno industriale ed esperienze di grafica e serigrafia alla Escola Superior de Disseny i Enginyeria de Barcelona fondano il collettivo Conjunto Creativo. Ma ahimè, come in tutte le favole, arriva il mostro cattivo: la crisi raggiunge la Spagna. Massimo e Annalia lasciano il sole e le tapas di Barca e tornano a casa a bordo di una Multipla zeppa di bagagli ed esperienze, ma non si lasciano scoraggiare. Rimettono a nuovo un vecchio spazio, lo riempiono di colori e tessuti e danno il via al laboratorio di abbigliamento e accessori handmade Sixim Lab per continuare il loro sogno e andare sempre più su!
Ragazzi ci raccontate la vostra storia in breve?
Conjunto creativo prende vita dagli studi in disegno industriale (alla S.U.N. Aversa) e design del prodotto (master all’Elisava a Barcellona) e dall’esperienza a Barcellona nel campo della stampa su tessuti.
Sulla base di queste conoscenze nasce questo laboratorio di idee dove la tecnologia è affiancata dalla manualità e la molteplicità dalla peculiarità.
Il design di Conjunto Creativo abbraccia tutti gli ambiti: dalla grafica alla progettazione, esprimendosi anche nella passione per la moda che sfocia nel marchio SiXim Lab, nato nel 2009 e vincitore del Gurumusic Digital Worlds 2010, dove l’handmade dà vita a t-shirt e accessori che si prefiggono di rompere la serialità e l’omologazione, ma dare vita a un prodotto unico e originale.
Ci divertiamo a mescolare tessuti, colori, materiali e tecnologie, unire l’elemento grafico con l’elemento reale, riproponendoci di creare una continuazione diretta fra ciò che c’è, ed è tangibile e ciò che invece non c’è, è immaginato, disegnato.
Se dico “Barcellona” qual è la prima cosa che vi viene in mente?
Massimo: Raval! Il caos, il folclore, le risse e le puttane, la puzza di cumino alle quattro di notte, las cucarachas! In pratica la vita. Abitare in quel barrio è stata forse l’esperienza più vera di tutta la mia permanenza a Barcellona.
Annalia: libertà e scoperta, il camminare senza meta e scoprire nuovi mondi dietro un angolo o attraverso un buco in un muro.
Com’è stato l’approccio con il metodo di studio/lavoro di Barcellona?
L’impatto con quella realtà ha di sicuro rivoluzionato il nostro modo di lavorare e fare le cose. Siamo passati da una fase quasi unicamente teorica a una messa in atto delle nostre nozioni e per il nostro mestiere crediamo sia la soddisfazione più bella che si possa avere! Le influenze dei colori, i suoni e la vita catalana hanno completato il mix, facendo da NOS del nostro motore creativo.
Le abitudini spagnole che vi mancano di più?
Tapas e sangría!!!
Cos’è che a poco più di vent’anni ti fa dire “ok è stato bello ma è tempo di tornare a casa”?
Chi ha detto di essere tornati a casa ahah! Scherzi a parte, tutti i nostri pensieri e tutto ciò che facciamo sono in funzione del fatto di poter portare un giorno qualcosa di concreto nel “tuo posto ideale”. Non so se il piano da noi ideato funzionerà o meno, vedremo col tempo…
Com’è aprire un laboratorio creativo in una piccola città del Sud Italia?
Ha sicuramente i suoi lati negativi, inutile nascondere che partire da un posto già abituato e sensibilizzato e quindi in un certo senso più predisposto ad accogliere questo ramo può essere un vantaggio. Però poter contribuire all’espansione e valorizzazione dell’estetica vista non solo nella sua facciata esteriore, ma indispensabile valore per il miglioramento della vivibilità (associata a tutto il resto), in un posto forse ancora acerbo sotto questo punto di vista, sicuramente ti riempie di entusiasmo!
Un motivo per venire a Nola almeno una volta nella vita?
Per prendersi un caffè da noi!
Un sogno che state cercando di realizzare?
Te lo riassumiamo in poche parole: stiamo pianificando il giorno in cui piangeremo di gioia!
Per saperne di più:
www.facebook.com/pages/Conjunto-Creativo/211085702235767?fref=ts
Hai una storia da emigrante atipico da raccontarci?
Scrivi all’indirizzo mail:
redazione@ziguline.com
e ricorda di non allegare il CV.