Pastel a Viavai Project
Nelle ultime settimane abbiamo perso di vista Viavai Project ma ecco che vi aggiorniamo sugli ultimi muri. Come vi avevamo raccontato, Viavai è più che un festival di urban art, infatti, il suo obiettivo oltre a rivitalizzare le aree urbane del basso Salento è quello di coinvolgere nella comunità racalina gli artisti interpellati.
Dopo i muri di Tellas, Ever, Ozmo e Basik arrivano a Racale anche Pastel e Gola Hundun, confermando un forte rapporto dei promotori del festival con la natura e il potere misterioso che questa racchiude. Infatti, finora quasi tutti gli artisti coinvolti nel progetto hanno un legame espressivo con la biosfera e hanno realizzato muri assolutamente “biocompatibili”.
L’argentino Pastel ha realizzato due muri in cui elementi astratti ma legati al mondo naturale fluttuano nell’ambiente urbano e indagano l’ancestrale provenienza dell’uomo. Dipinti site specific legati alla storia e alla cultura del territorio, come nello spirito globale del progetto.
Il Salento è nato nell’età del bronzo e un paio di secoli dopo è stato invaso dai barbari venuti dal mare, in epoca moderna l’economia salentina originariamente basata sull’olio si è rivolta al mercato calzaturiero in seguito alle migrazioni degli anni ’60 e il primo muro realizzato da Pastel “concettualizza le radici di una storia, di una economia quasi sprecata in una società moderna. Tradotto direttamente ai valori umani di oggi, utilizzando la vernice oro come paradosso sacro di quello che ora è dimenticato”.
Il secondo muro invece “parla del significato dell’essenza umana per vivere o sopravvivere in un momento di caos. I fiori della morte ci ricordano alla fine tutti li vedremo da sotto, senza eccezioni”.
I lavori dell’artista nascono dall’elaborata stratificazione del colore e da una dose massiccia di dettagli assolutamente sprezzanti della caducità e delle intemperie.
Tutte le foto sono di Matteo Bandiello.
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