Per l’oltretomba prendere l’uscita Arcos
L’ARCOS somiglia a una fenice e sperimenta continuamente nuove rinascite. Stavolta lo fa ospitando “Divina commedia”, mostra organizzata dalla galleria napoletana Largo Baracche e finanziata da sponsor privati, che si è chiusa il 31 marzo.
I giovani curatori Mariano Ipri, Pietro Tatafiore e Giuseppe Ruffo, ci invitano a sfogliare le pagine del poema lasciato ormai a prendere polvere tra i libri scolastici, proponendone un’interpretazione molto diversa da quella immaginata da Dante. L’allestimento segue il viaggio del poeta dal castigo alla beatitudine, ma qui l’aldilà, tradizionalmente diviso, si configura come un continuum tematico che gradatamente, tono su tono, sfuma verso il paradiso. Sì, perché c’è decisamente poca redenzione nella “Eva” fotografata da Mario Spada che mostra la propria nudità, completata da alcuni piercing e ben poca dannazione in una delicata istallazione di Nino Longobardi, “Dante e Virgilio”.
Le passioni umane sono rappresentate secondo la visione dantesca ma il passaggio dall’inferno al paradiso non è rassicurante come ci si aspetterebbe. Queste opere celesti inculcano più dubbi di quelle infernali e ci si trova a proprio agio tra quelle più comprensibili che ripercorrono i tormenti e le punizioni. Ernesto Tatafiore, tra gli altri, ne dà una versione personale guardando a una storia decisamente più recente, introducendo Robespierre e Masaniello.
Anche l’istallazione di Corrado La Mattina, “Dall’Acheronte a Lampedusa”, una superficie riflettente a forma di teschio nella quale si specchia lo scheletro di una imbarcazione, reinterpreta i versi del sommo poeta con la cronaca recente. Sempre immaginifica e sospesa la visione di Elio Varuna, del tutto opposta all’ingombrante barile “inquinante” di Krzysztof M.Bednarski. Sulla strada della riattualizzazione, allo stesso modo, gli altri artisti: Afterall, Maria Giovanna Ambrosone, Alessandro Bavari, Blue & Joy, Mary Cinque, Fabulouskhate, Arturo Ianniello, Marta Jovanovic, Anna Konik, Hans-Hermann Koopmann, HH Lim, Carla Mura, Italo Mustone,Pasqualino Napolitano, Pino Pipoli, Daniela Politelli, Virginia Ryan, Girolamo Santulli, Beatrice Scaccia, Aria Secca, Vincenzo Spagnuolo, Elpidio Ziello.
I passi tratti dalla “Comedìa” prendono le più diverse sembianze concretizzandosi in tele, disegni, istallazioni, video, fotografie, sculture, dando, così, una panoramica totalizzante delle espressioni e delle fattezze che l’arte contemporanea può assumere.
Testi e foto di Luciana Berti.
Largo Baracche | sito – You Tube