Phone Sex by Philip Toledano
Già vi avevamo presentato qualche tempo fa alcuni lavori del fotografo inglese Philip Toledano ma abbiamo pensato che questo suo progetto fosse particolarmente interessante e meritasse un approfondimento. Il lavoro in questione si intitola Phone Sex ed è una sorta di indagine sul mondo che ruota intorno all’industria del sesso telefonico. Mr. Toledano ha ritratto ed intervistato alcune “addette ai lavori” al fine di raccontare un mondo piuttosto sconosciuto e di cui ha voluto enfatizzare il ruolo delle operatrici paragonate a delle attrici professioniste chiamate a decriptare ed interpretare in tempo reale i desideri nascosti di sconosciuti clienti. Dice Mr.Toledano “Il sesso telefonico è teatro. Un artificiale gioco di passioni in tempo reale con un’unica possibile conclusione. ” Le donne sono state intervistate nelle loro abitazioni, spesso nella camera dove solitamente lavorano.
“Per chi chiama, appena rispondo, sono una sorta di Barbie inanimata. Loro non sanno come sono realmente, chi sono o cosa io provi. Loro possono solo immaginarlo. Il mio lavoro è assecondare le loro fantasie, convincerli che non sono una bambola. Io sono il loro sogno che diventa realtà. Considero ogni loro richiesta come un ordine a trasformarmi. Se mi chiedono se sono bionda io divento bionda. Se mi chiedono se sono bagnata i dico che le mie mutande sono fracide. Rispondo ad ogni suono che loro emettono con una affermazione, li incoraggio, do vita alle loro fantasie, trasformo la bambola in una bambola in carne ed ossa. Io non mi considero comunque come una bambola. Io sono colei che la crea su indicazione di chi mi sta chiamando. Quando il cliente viene vuol dire che il risultato è stato raggiunto.”
“Ho deciso di lavorare nel mondo del sesso telefonico perchè ho pensato: perchè non farmi pagare per dire cose sconce invece di farlo gratis? Poi è una cosa che solleva la mia autostima se penso che ci sono ragazzi che guardano le mie foto e che desiderano parlare con me. Mi vogliono perchè li conduca in un’altra dimensione, perchè colmi le loro fantasie.. dipinga quella immagine nella loro mente.”
“Non avrei mai pensato di finire a lavorare nell’industria del sesso telefonico. Ho lavorato per tanti anni come customer service, i miei clienti mi facevano i complimenti per la mia voce sexy. Io però la consideravo professionale e non sexy. Questo lavoro è una sorta di customer service. È come salutare un cliente ma con qualcosa di più di un sorriso.”
“Ho sessanta anni, una laurea in Antropologia Culturale alla Columbia University e sono sposata da 25 anni. Ho un figlio al suo ultimo anno di college che vive con me. Lui ha un doppio diploma in Letteratura e Religione Inglese. Gli uomini mi chiamano per un’infinità di ragioni. Certamente mi chiamano per masturbarsi. Io lo chiamo ” Anti-stress d’alto bordo”. Non è sesso; è un cocktail di testosterone, alimentato da porno-dipendenza, solitudine, ed il bisogno di sentire una voce femminile. Con questo lavoro guadagno il doppio di quanto guadagnavo nel mondo aziendale. Lavoro da casa, e ricevo il danaro direttamente sul mio conto ogni giorno. Sono come la principessa di Mille e una notte, se non racconto delle storie che affascinano il Pasha lui mi ammazzerà il mattino dopo.”
To be continued…