Pirelli Annual Report 2014: pneumatici e street art
Il connubio tra la Pirelli e il mondo dell’arte e della comunicazione ha una storia molto lunga che inizia dall’anno della sua fondazione, il 1872, quando Giovanni Battista Pirelli, l’ingegnere milanese suo fondatore dà incarico a pittori e disegnatori dell’epoca di illustrare i corpi della fabbrica.
Da allora creativi e artisti di ogni settore hanno lasciato la loro firma sulle campagne pubblicitarie dell’azienda, da Munari, Mendini e Testa ai fotografi del celebre calendario fino ai registi Fuqua e Bigelow autori dei corti con John Malkovich e Uma Thurman.
Ogni anno il Bilancio Pirelli adotta un linguaggio artistico diverso per far descrivere attraverso ottiche personali i valori cardine dell’azienda. Dopo la fotografia, l’illustrazione e la scrittura per il Bilancio 2014 è stato il turno della street art, che riunisce alla perfezione le idee di strada, multiculturalità e mobilità delle persone. Concetti ampi ed evocativi, che danno un valore ben più complesso ad un oggetto apparentemente semplice come uno pneumatico, che in realtà è il prodotto di una storia di innovazione che nasce con l’invenzione della ruota e non si è mai fermata.
A curare il progetto è stato Christian Omodeo, critico d’arte, storico di writing e storica conoscenza di Ziguline con Le Grand Jeu. I tre artisti da lui scelti Christian Kramer aka DOME, Marina Zumi e Alexey Luka, diversi per provenienze geografiche e stili hanno interpretato in tre modi diversi il tema della ruota dipingendo ognuno una superficie di 20 metri quadri, una faccia della piramide da tre lati usata come supporto.
DOME vive e opera a Karlsruhe in Germania e nasce come illustratore, nel 1994 conosce la vernice spray e inizia ad utilizzarla per riprodurre scenari surreali fatti di elementi barocchi e architettonici spesso accompagnati da cartelli con scritte che offrono chiavi di lettura.
Per lui lo pneumatico è il mezzo con cui un uomo porta alla sua amata una rosa, un gesto d’amore che supera gli ostacoli racchiuso nella scritta “innovation requires passion”.
Marina Zumi, argentina di nascita e residente a San Paolo, ha uno stile coloristico e quasi mistico, nei suoi lavori si alternano animali simbolici ed elementi della geometria sacra: nel suo murales la ruota è la luna, luce nelle avversità e mezzo per superare i propri limiti.
Alexey Luka, nato e formatosi a Mosca ha sviluppato un linguaggio vicino all’ avanguardia russa. Le sue opere dialogano con le architetture urbane mediante l’uso di forme geometriche colorate e l’inserimento di elementi tridimensionali in legno e altri materiali. Alexey inserisce lo pneumatico nella sua composizione come simbolo della vita urbana e dello scambio tra culture diverse.
Le tre opere saranno esposte fino al 28 febbraio all’Hangar Bicocca di Milano. Ad accompagnare l’iniziativa c’è la campagna social #TakePArt, creata per invitare i visitatori a fotografare le tre opere e a condividerle sui social media. Gli scatti migliori saranno pubblicati sui canali ufficiali Pirelli.
Per saperne di più: