Quello che non c’è
Nella notte un cane che abbaia, ringhia e non smette mai e un ragazzino “con la sua pistola che spara dritto davanti a sé”. Così inizia il film di Salvatores, Come Dio Comanda. Il 13 dicembre Manuel Agnelli a Napoli dice alla ragazzina, che inginocchiata scatta le foto appena sotto il palco (appena sotto i suoi piedi), di spostarsi e (non) se ne frega qualora fosse la figlia di Ringo Star. Qualche giorno prima in tv la storia di due cowboy che si amano da vent’anni. Perché negli episodi di una settimana si trova facilmente un unico filo che li attraversa tutti. E capisci che “la chiave della felicità è la disobbedienza in sé a quello che non c’è”.
Gli Afterhours come sempre smuovono tutti e 5 i sensi e anche l’anima. Sono i più tosti sulla piazza , poco inclini a tollerare le cazzate(del pubblico) e se la meritano tutta quell’aria di divismo che li circonda. I testi sono poesia, quella poesia sporca degli scapigliati. Ma più che musicisti sono dei lavoratori che, con i loro strumenti tra le mani, si spaccano la schiena. Perché a volte dire tecnica non basta. Per esempio, voi credete ancora alla storia che chi fa karate sa picchiare? No, non è così. Per far male davvero non serve conoscere i movimenti giusti, ci vuole la cattiveria che hai dentro, che tieni stretta nello stomaco. Sembra strano ma questa è la cosa migliore che si possa imparare da un padre, che cresce suo figlio resistente e coraggioso in un mondo assente e inerme, che “cura le foglie sperando che vengano su forti, riuscendo ad ignorare che gli alberi son morti”. Ed è così che si diventa capaci di “camminare alto sull’acqua” e pronti a tutto, ad odiare, come ad amare.
Ad odiare chi? Ad amare chi? Questo poco importa, non ci possono essere regole. Una persona non si può misurare da chi sceglie di avere accanto ma da quanto whisky beve aspettando che si faccia di nuovo giorno. E poi ecco che “arriva l’alba, meravigliosa come a volte ciò che sembra non è”.
P.S. Si consiglia vivamente di ascoltare una o più volte la canzone degli Afterhours che ha ispirato il mio pezzo e le mie concatenazioni (bizzarre).
– Veronica Grasso