Quello che ricorderemo sempre di Scarlett Etienne
Si sa, quando la design week di Milano giunge al termine, siamo tutti un po’ più tristi. A maggior ragione se la conclusione del Fuorisalone coincide con l’inizio di una nuova settimana e dunque, con l’ennesimo lunedì. É dura tornare al solito tran tran, il traffico, la metro affollata, il semaforo rosso, quelli a sinistra sulla scala mobile. Insomma, non sarà certo facile ricominciare la vita frenetica di sempre dopo la grande abbuffata di eventi, performance, concept ed esposizioni che hanno messo a dura prova la capacità cognitiva di chi non sapeva scegliere.
Io ho scelto benissimo e sabato scorso sono andato a conoscere Scarlett Etienne alla Lounge Zone allestita da SisalPay nel cuore del Navigli Design District ovvero, come diremmo quando non c’è la Design Week, sul Naviglio. Al varco c’erano le SisalPay Time Angel, due simpatiche ragazze che mi hanno dato il benvenuto in attesa di SuperScarlett e io, per darmi il giusto tono decido di bere qualcosa, champagne! Individuo in un angolo della lounge l’uomo che dispensa bicchieri e ci instauro subito un feeling. Ci rivedremo presto, buddy.
Intorno a me tutti se la stanno spassando e sembrano distratti, quasi inconsapevoli che lei sta per arrivare. Almeno fino a quando non ce la vediamo di fronte all’improvviso con il suo… mmhhmm… vestito? Body? Leotard? Insomma decidete voi di cosa si tratta, io mi limito a dire che non passava certo inosservato, ovviamente per le paillettes fluo.
Ma è così, ricordiamo Scarlett soprattutto per la sua abilità nello stravolgere le routine, le mode, gli status quo. Subito inizia ad allestire la sua postazione, giusto il tempo di sistemare due cose, niente di sofisticato. Mi avvicino con fare da timidone e mi presento.
“Scarlett sei molto bella, magari è anche la prima volta che vieni in Italia?” “Ma no, l’Italia è la mia seconda casa, suonavo al Muretto con Dj Ralf e anche a Verona all’Alter Ego. Probabilmente nella mia vita precedente ero italiana!”
Che domanda inutile le ho fatto, penso tra me e me, ma non mi perdo d’animo e vado avanti. Ribadisco il concetto parafrasando: “Scarlett, hai fascino da vendere e anche una forte propensione verso la moda e lo stile. Come mescoli questi ingredienti nei tuoi show?”, “Sai, non penso di avere una forte attitudine per la moda – mi risponde lei – piuttosto amo i vestiti, l’alta sartoria. Lavoro con giovani stilisti per creare in prima persona il mio stile e nei miei show questo elemento è fortemente presente poiché, oltre a creare musica, mi piace coinvolgere visual artist, performer e ballerini. I miei spettacoli sono una piattaforma aperta”. Avrà del tempo libero questa donna, mi chiedo. “Sì, quando sono libera amo fare surf. È il mio sport preferito”.
A questo punto mi convinco che non esiste qualcosa che Scarlett non sappia fare: canta, suona il pianoforte, scrive musica, è una Dj di fama mondiale ed è anche impegnata nel sociale. “Collaboro con Thinx, un brand di lingerie fondato da Miki Agrawal, che ho conosciuto quando lei stava cercando persone interessate ad investire nel suo progetto. Io ho immediatamente accettato di investire la mia immagine perché la loro mission mi ha toccato il cuore. Guarda, io adesso indosso un paio di Thinx!”. Non so qual è stata la mia espressione quando ha spostato leggermente il… mmhmmm… vestito? Body? Leotard? per farmi vedere il Thinx, ma vi assicuro che è stato difficile continuare a sembrare disteso e sereno.
Per la cronaca Thinx è un’azienda che produce lingerie molto particolari e, per ogni acquisto che fate, loro investono nell’educazione di giovani donne che vivono in paesi in via di sviluppo e che non hanno i mezzi necessari per accedere a un’educazione dignitosa e soprattutto le aiutano a superare la loro “week of shame”.
A questo punto scommetto che in tanti vi starete chiedendo come si fa a diventare fighi come lei. “Credo che quando un giovane artista muove i primi passi non deve guardare troppo a quello che fanno gli altri, sai, devi provare ad uscire dai format precostituiti. E poi bisogna sempre seguire il proprio cuore e lavorare duro. Io adesso sono tornata a prendere lezioni di pianoforte semplicemente perché mi piace e sento che mi può aiutare a migliorare”.
Grazie Scarlett sono stati sette intensi minuti. Ma sono finiti e lei si prepara a mettere i dischi, lo fa con grazia e il pubblico apprezza. Ma in tanti sembrano essere attratti dalla sua dirompente immagine che, è innegabile, nella lista di cose che ricorderemo per sempre di Scarlett Etienne, è al primo posto.