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Religione e intercultura a Roma nella mostra “Nel nome di …”

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“Nel nome di” è un progetto fotografico che nasce dall’esigenza di descrivere, rappresentare, approfondire le diverse religioni che coabitano e animano Roma, cercando in ognuna di esse il legame tra la fede e l’appartenenza alla Comunità, intesa come identità di un popolo e delle proprie tradizioni. Il linguaggio del reportage sociale permette di incastrare le tessere di un mosaico vivace e multicolore, fatto di legami forti e intensi con la fede e con i popoli, con le divinità e le diverse etnie. Il percorso fotografico ritrae diversi culti, dal Cristianesimo cattolico, la Chiesa copta-ortodossa, Pentecostale, di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, all’Ebraismo, l’Induismo, l’Islamismo e il Buddismo. Gli scatti colgono momenti di preghiera e celebrazione, ma anche momenti specifici di alcune tradizioni e che contemplano aspetti di convivialità e socialità spesso impossibili altrove. Ogni fotografo del collettivo WSP è stato prima osservatore, poi partecipante, infine fotografo, nel tentativo di cogliere con rispetto nelle differenze un filo comune, in tempi in cui la convivenza e l’integrazione risultano così difficili o temuti. WSP è un collettivo di giovani fotografi freelance operanti in particolare nel campo del reportage sociale e di attualità.

Il gran capo

scritto da

Questo è il suo articolo n°3459

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