SantoStefanoMiele vs Sangennarobar
Stefano Miele e’ in attivita’ da 15 anni sia come dj che come produttore discografico e si e’ sempre indirizzato verso le nuove sonorita’, non dimenticando comunque la tradizione sonora della propria terra d’origine.
Nel 1998 la sua prima produzione: il remix del singolo “Acida” dei Prozac+, che scala le classifiche di vendita in Italia raggiungendo il secondo posto.
Come produttore, finora Miele ha all’attivo due album. Nel 2000, il disco d’esordio “Pista Connection” pubblicato su Virgin, al quale hanno partecipato vari ospiti al microfono, tra cui 99Posse e 24Grana. Nel 2002, per la Planet Records, segue “Flux”: stavolta gli ospiti sono un ancora sconosciuto Caparezza e il rapper partenopeo Speaker Cenzou. Il singolo omonimo di questo nuovo album viene scelto come sigla portante della trasmissione “Le iene” di Italia1. Queste due opere sono esempi di come anche in Italia si possa produrre musica dance non convenzionale. Nell’autunno del 2004, Miele è dubmaster nel progetto Mei Orchestra diretto dal compositore e trombettista Roy Paci.
A settembre 2005, l’etichetta V2 pubblica il nuovo disco dei Nidi D’Arac “St. Rocco’s Rave” co-prodotto da Stefano Miele e Alessandro Coppola (voce e leader del gruppo).
Dal 2003, Miele è anche uno dei principali artisti del catalogo dell’etichetta Mantra Vibes per la quale incide con lo pseudonimo internazionale Madox che lo porterà a pubblicare singoli in tutto il mondo (anche su etichette come Fingerlickin e Distinctive).
Dall’Europa al Giappone e alla Cina, i dj set del progetto Madox hanno riscosso unanimi consensi e dopo l’estate uscirà il suo primo album su Mantra/Distinctive. Ma oggi c’è “Glocalizm vol. 1 – Samples, traditionals & folk!”, il terzo album di Stefano Miele, nato direttamente dalla sua tesi di laurea in “Lingue e letterature straniere” all’Istituto Universitario Orientale di Napoli. La sua ricerca si intitolava “Il terzo spazio” – relatore lo studioso inglese Iain Chambers – e indagava i contenuti e gli effetti della risultante fra l’incontro della cultura universalmente globalizzata e della cultura locale.
“Nell’intervallo tra il senso immediato del corpo che canta, suona e balla, e un mondo vasto, troppo vasto, per essere posseduto, viaggiamo verso orizzonti sostenuti dai suoni. Dal passato arrivano dei suoni che tracciano i percorsi di un divenire aperto, ancora da elaborare; dove ognuno potrebbe trovarsi per far sentire il suo diritto di narrare, cantare e sondare il mondo” (questo il commento di Chambers sul tema).
Così “Il terzo spazio” rappresenta un viaggio nella musica tradizionale suditaliana rielaborata con stile digitale (al progetto hanno partecipato molti dei personaggi più rappresentativi della scena: da Rosapaeda e Marcello Colasurdo a Lino Cannavacciuolo e Brunella Selo; dagli Arakne Mediterranea ai Ghetonìa agli Avledda.
UèCervone comincia all’inizio degli anni ’90 a selezionare e proporre musica World. I suoi djset sono riconosciuti e seguiti in molti locali partenopei (Velvet, Kestè, Vineria del Centro, Vineria di Baia, Lido Turistico, Rising South, SuperFly, Smove, Vibes, Nabilah, Arenile di Bagnoli). Accompagna i concerti della Kocani Orkestar, Cesaria Evora, Tambour du Bronx, Cheick Lo, Noah e Youssou’n Dour per il Neapolis Festival 2002. Partecipa all’ Ariano Irpino Folk Festival ed allo “Sguardo di Dario Cervo is a mathematician. He works as system engineer for a wellknown multinational company of information technology. He starts to select and play World Music to the beginning of the 90’s. Its djset are accredited and attended in many napolitan clubs (Velvet, Kestè, Vineria del Centro, Vineria di Baia, Lido Turistico, Rising South, SuperFly, Smove, Vibes, Nabilah, Arenile di Bagnoli). He plays after concert like The Kocani Orkestar, Cesaria Evora, Tambour du Bronx, Cheick Lo, Noah and Youssou’n Dour during the Neapolis Festival 2002. Participates to the Ariano Irpino Folk Festival and the “Sguardo di
Ulisse” (rassegna annuale di musiche dal mondo da anni evento cardine dell’ Estate a Napoli). Nel 2003 collabora alla realizzazione del disco “Afrobeach” su Undiscovered, espressione della musica Dance e Roots Africana. Nel 2004 partecipa al disco “Turistico” su Undiscovered insieme a tutti i dj che hanno reso famose le serate estive del Lido sul litorale Flegreo. Nel 2005 e 2006 partecipa al Negro Festival, manifestazione di musica etnica nelle Grotte di Pertosa a Salerno.