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Seconda ora: Electronica

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Parte da oggi la nostra rubrica intitolata “Electronica”. Il nostro sarà un appuntamento con cadenza mensile dove cercheremo di approfondire i diversi generi musicali che caratterizzano il cosiddetto “universo elettronico”.

Goldie - courtesy: goldie.co.uk

Electronica si propone di essere una guida “senza troppe pretese” fatta di recensioni e proposte d’ascolto destinata ad pubblico non necessariamente di addetti ai lavori, in cui cercherò di solleticare la vostra curiosità in fatto di musica e possibilmente anche le vostre orecchie. Per questo primo appuntamento vorrei parlarvi del Drum’n’bass e delle sue innumerevoli sfaccettature che, a fianco ad altri generi dance più noti come l’house music e la techno, si è ritagliato dalla metà degli anni novanta in poi una buona dose di fan e cultori un po’ in tutto il mondo. Il drum’n bass, originariamente chiamato Jungle, nasce in Inghilterra dalla fusione di vecchi campioni di origine Soul e Funk unite grasse e spesse linee di basso, accompagnate dalle ritmiche spezzate della batteria.
È proprio intorno al concetto di “tempo” che il genere Drum’n bass prende spunto, si sofferma e si sviluppa. Il drum’n bass lo si può considerare come una sorta di rivoluzione ritmica nata raddoppiando le ritmiche dell’hip hop o del vecchio funk e poggiandole su bassi molto profondi come quelli del reggae.
Tutto il resto è un conseguente “mash-up” di contaminazioni che ha dato vita ad una fenomenologia musicale in continua evoluzione.

È doveroso annoverare tra i pionieri del genere nomi del calibro di Goldie, Roni Size e Adam F, a cui hanno fatto seguito numerosi e diversissimi progetti da cui sono poi scaturiti diversissimi sottogeneri che presto approfondiremo nel corso di questa rubrica. Per rendervi meglio il concetto e chiarirvi le idee sulla ritmica di questo genere musicale, ecco qui una semplice guida all’easy listening del drum’n bass. Ho messo insieme i “masterpiece” storici, che seppur datati restano a mio parere i caposaldi di questo genere.

Goldie:

Non possiamo non parlare di drum’n bass o meglio di jungle senza citare il fondatore di una delle etichette drum’n bass storiche londinesi: la Metalheadz. Questa “testa di metallo” è stato il promotore dei primi mitici eventi e party drum’n bass. Tra le sue produzioni ho ripescato “Innercity life” dall’ album Timeless del 1995.

Adam F:

“Colours” è stato il pezzo che ha fatto conoscere Adam F al grande pubblico. Era l’anno 1998 e nei party londinesi girava questo disco:

Roni Size:

Roni Size è un dj/producer, fondatore insieme ai colleghi dj Krust, Suv, Dinamite and dj Die della Full Cycle Records e del progetto Reprazent, un live drum’n bass che ancora oggi rimane uno dei progetti live più innovativi all’interno della scena musicale elettronica. Questo il suo masterpiece :

Shy Fx:

Abbiamo parlato anche di come il reggae ci abbia messo lo zampino ed ecco qui un pezzo targato Shy fx dove le palesi  contaminazioni reggae sposano sapientemente il basso e la batteria:

Dj Zinc:

Tra le tante etichette dedicate al genere degna di nota c’è la TRUE PLAYAZ di dj Hype, Zinc e Pascal. A me piace ricordare :

Direi che per questo primo appuntamento è tutto, quando avrete finito di ascoltare i pezzi che vi ho proposto mi piacerebbe sapere cosa ve ne pare e se già vi sentite degli adepti di questo genere.

Antonella La Porta

scritto da

Questo è il suo articolo n°28

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