Sei domande ai ragazzi di Studio Algoritmo
Il 30 marzo saremo con i ragazzi dello Studio Algoritmo alla nuova edizione di The Box, ve lo avevamo detto, e proprio perchè manca davvero poco all’evento volevamo farveli conoscere, se ancora non sapevate nulla di loro, in sei domande in cui ci hanno parlato di loro, dei loro lavori e della loro passione in tutto quello che fanno.
Una crew fantastica fatta di giovani talentuosi di cui noi siamo orgogliosi avere come vicini di banco in questa nostra partecipazione a The Box. Venite a trovarci, vi aspettiamo!
Raccontateci di voi, del vostro background, da dove venite, come vi siete conosciuti e poi quando avete deciso di aprire il vostro spazio a San Lorenzo?
Studio algoritmo nasce alla fine di un lungo peregrinare nel mondo del design del nostro fondatore Alessandro Gorla. Laureato in Disegno industriale al Politecnico di Milano, ha avuto la possibilità di collaborare per molti anni con un grande maestro del Design & Management quale è Gino Finizio e lavorare gomito a gomito a Milano con lui gli ha permesso di interagire con i più importanti studi a livello internazionale e di insegnare in prestigiose università italiane e straniere. Ed è proprio dal contatto con i giovani che nasce la sinergia di Studio Algoritmo. Reputiamo importantissimo valorizzare il lavoro dei giovani; sono loro che hanno gli occhi puntati dritti dritti verso il futuro.
Dario Gracceva si è laureato come Graphic Designer alla Sapienza, ora è a Londra, ma insieme ad Elisa Chieruzzi (stesso percorso di studi di Dario, ma che si sta specializzando ad Urbino), sviluppano il nostro lavoro a distanza, la tecnologia ci aiuta molto in questo. Anche Daniele Moscioni sta terminando gli studi come grafico alla Sapienza.
Alice Buzzone invece è un architetto ed è fondamentale il suo apporto nella progettazione di interni. Poi c’è l’ultimo arrivato: Christian Calderòn, studente messicano di Product Design al TEC de Monterrey, lo conoscemmo durante un workshop tenuto al Campus di Aguascalientes e ha deciso di collaborare con noi raggiungendoci addirittura da oltreoceano. Per quanto riguarda la scelta della location possiamo solo dire che Roma è Roma e San Lorenzo lo è ancora di più.
Perché “Algoritmo”?
Algoritmo è la perfetta amalgama di aspetti che, seppur diversi, ci rappresentano appieno. Innanzitutto, in esso è celato il nome di ALessandro GOrla… Poi c’è il ritmo, che rappresenta l’energia che cerchiamo di trasmettere nei nostri progetti.
L’algoritmo, come recita il nostro sito, è una sequenza ordinata di passi semplici che hanno lo scopo di portare a termine un compito più complesso… e qui troviamo la filosofia che rispecchia maggiormente il nostro modo di lavorare… noi non cerchiamo idee, non ci piacciono le scorciatoie ma, al contrario, crediamo che il design sia una professione molto seria, e che per realizzare un buon progetto sia necessario conoscere ed analizzare tutti gli aspetti del mercato e del contesto economico e sociale. Insomma, non cerchiamo di fare solo oggetti “carini”, ma prodotti che siano congeniali sia alle esigenze delle aziende, magari migliorandone i processi produttivi ed, in egual misura, a quelle degli utenti, così da facilitargli la vita. Crediamo che, nel nostro piccolo e a diversi livelli, migliorando l’esistenza delle persone, sia un buon modo per fare cultura.
Cosa significa dividere uno studio con altre menti creative?
E’ un aspetto importantissimo del nostro lavoro! Ripetiamo spesso che non crediamo più nella figura del designer “Rockstar”, ma che la progettazione sia sempre più un lavoro di squadra, basata su collaborazioni sia interne che esterne… Il designer moderno non può più pensare di fare tutto da solo, per il grado di complessità che hanno raggiunto sia le aziende che il mercato . La nostra fortuna è quella di poter lavorare gomito a gomito con un gruppo di “Artigiainers” fantastici quali sono i Rota-lab, maestri nel manipolare materiali come il legno ed il ferro ed in questi giorni stanno realizzando le loro creazioni nei nostri spazi le ragazze di Arturo, a nostro parere le migliori grafiche di Roma. Il poter scambiare opinioni, idee ed energia con tutti loro è fondamentale.
Prima della collaborazione per il Mercato Monti e la prossima avventura insieme per The Box conoscevate già ziguline? Cosa vi ha spinto ad unirvi a noi nelle nostre apparizioni scellerate?
Beh conosciamo Ziguline da diverso tempo. Il nostro lavoro è prima di tutto osservazione degli scenari, delle tendenze culturali e sociali e piattaforme come ZIGULINE sono fondamentali. Poter capire cosa stia succedendo nel mondo artistico, della moda e dei nostri colleghi designer permette di identificare quali siano i bisogni e le mancanze del mercato e noi cerchiamo sempre opportunità progettuali nelle quali inserirci. Dobbiamo dire che la vostra rivista ci dà una grossa mano in tutto ciò.
Detto questo farci accompagnare da voi in queste iniziative non può che essere il modo migliore per aumentare la nostra conoscenza al riguardo.
Volete raccontarci qualcosa del progetto StickS-it?
StickS-it rappresenta molto bene il nostro modo di pensare alla progettazione: nasce sostanzialmente da delle chiacchere avute con i nostri studenti durante la fine di una lezione… si lamentavano delle loro condizioni di vita all’interno delle stanze prese in affitto o nei dormitori universitari, di quanto fossero spoglie e di come non avessero i soldi per arredarlo, a volte mancano le sedie, le librerie, più in generale lo spazio. Ci siamo accorti che il problema è diffuso ed è intrinseco nel modo di abitare moderno, dove c’è un accumulo di oggetti dovuto all’esuberanza produttiva in case sempre più piccole.
StickS-it è un ironico tentativo di dare risposta a questi quesiti, facendo sedere le persone direttamente sui libri, abbiamo cercato di risolvere il problema dell’immagazzinaggio degli stessi e di creare una insolita seduta. StickS-it è anche un omaggio a delle icone del design come le sedie “Superleggera”, “DSW” e ”Hill House Chair”, intramontabili oggetti ideati da grandi maestri. Purtroppo questi capolavori sono ai più inaccessibili ed il nostro intento è stato anche quello di far fruire le forme del buon disegno a più persone possibili.
A cosa state lavorando ora?
A un sacco di cose diverse! Abbiamo appena presentato l’anteprima di un paio di collant disegnati per 77denari di Sensum lab, una capsule collection che farà parte della prossima collezione autunno-inverno, stiamo progettando il secondo punto vendita a noi affidato delle librerie Arion, un progetto globale dove abbiamo disegnato dalle forme architettoniche all’allestimento, dai mobili alla comunicazione, un progetto per il lungomare della città di Salerno e saremo presenti con BORDELINE, un nuovo prodotto ideato per Officine Tamborrino, una bellissima realtà industriale di Ostuni, al Fuorisalone per il Milano Design Week… purtroppo non possiamo svelare ancora nulla sull’oggetto, ma veniteci a trovare negli spazi del Ventura Project a Lambrate e lo scoprirete!!!!
Foto di Studio Algoritmo.
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