Si faccia una domanda, si dia una risposta
Sono a Chiaravalle, piccolissimo paese delle Marche: strade larghe, ampi viali su cui passeggiare e una toponomastica che annovera il viale delle sigaraie. Questo viale ricorda un passato, non troppo lontano, in cui le donne erano le operaie di una delle Manifatture Tabacchi più grande in Italia, oltre che una delle più vecchie, dove vi si fabbricavano sigari. Oggi questa fabbrica ancora esiste e ancora produce e, per un giorno, ha deciso di aprire le sue porte al pubblico, in una giornata dedicata a mostre, esposizioni, visite guidate al centro produzione, uno spettacolo teatrale a conclusione. David Riondino e Dario Vergassola leggeranno per gli ospiti della Manifattura la Madame Bovary e già so, prima che cominci lo spettacolo, che lo faranno in modo del tutto originale.
Questi due personaggi si divertono ogni sabato e domenica mattina a vagare per il mare delle cose sulla Radio Due Rai, in cui “Vasco de Gama” continua a navigare tra i flutti dell’attualita’: il “nocchiero” David Riondino e il “mozzo” Dario Vergassola ci accompagnano di settimana in settimana in un viaggio alla scoperta delle “persone” che stanno “dietro” e “dentro” le cose. Anche stasera lo faranno e lo anticipa Riondino quando, poco rima di cominciare, spiega che vorranno condividere stasera la bellezza delle pagine di questo grande romanzo, per conoscerlo e scoprirne tra le righe, le nostre vite, i nostri tormenti, le nostre avventure.
Il gioco funziona in questo modo: Riondino legge alcuni passi scelti, funzionali a far comprendere al pubblico la storia e lo stile del racconto di Flaubert, Vergassola interviene dissacrando con arguzie, il pubblico ride e porta con sé un pezzo di grande letteratura mondiale in tasca. Mi domando, mentre ascolto e mi diverto, se sto assistendo ad uno spettacolo (comico, di cabaret, che dir si voglia) scritto, o piuttosto se sono di fronte ad una improvvisazione, quasi una banalizzazione di un capolavoro. La sensazione che provo stando lì è comunque positiva perchè le chiose alla lettura, anche se a volte sembrano create al momento, sono divertenti perfettamente nel suo stile dissacrante. Inoltre assistere alla lettura di un romanzo dal vivo è bello e l’intento del lettore Riondino riesce alla perfezione. Ad un certo punto mi verrebbe di alzare la mano e rispondere alla domanda iniziale dell’attore: si può trarre una lettura dell’oggi nelle pagine scritte in passato? Vorrei gridare a tutti che l’uomo per sua natura e, in quanto sempre uguale nei secoli, continuerà a comportarsi sempre nello stesso modo.
Che di Madame Bovary ce ne sono tante oggi e ce ne saranno tante in futuro. Vorrei dire a tutti che noi stasera ci stiamo divertendo, ma che la sofferenza è una cosa seria, che se guadassimo tra il pubblico troveremmo mille vite tragiche come quelle dei protagonisti di questo romanzo. Penso che non esiste banalizzazzione, né semplificazione, se i due attori comici portano sorridendo a conoscere un romanzo capolavoro di fronte ad un pubblico che è abituato a reinventarsi e reinventare, a riciclare e riutilizzare, ma che sempre più spesso dimentica di riflettere, di sedersi e leggere un buon libro. Io mi diverto molto, mentre continuavano a ronzarmi nella testa domande e risposte.
– Valentina Alterio