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Siamo stati a Fotoleggendo

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L’erotismo è innanzitutto dépense, non serve a nulla, eppure è comune a tutti gli uomini, è la parte maledetta per eccellenza. Tuttavia, pur nella sua inutilità, esso fonda nella trasgressione della mera animalità. ” (G. Bataille)

Georges Bataille è stato tra i pochi a contemplare il tema dell’eros in relazione al suo lato oscuro, ovvero il rapporto tra il desiderio sessuale e la morte, la violenza e il sacro. Il nesso tra questa mostra e le teorie di Bataille è dichiarato nel titolo della serie fotografica di Angelo Cricchi, che riprende quello del suo ultimo libro, “Tears of Eros“. Una serie che fonde due progetti ancora in corso d’opera: “Misty Beethoven Erotic Parade“, immagini di donne provocanti e icone del desiderio che incarnano gli stereotipi contemporanei di lolite o di misteriose dark-ladies.

foto di Alessia Mastriforti

Sono le eroine sensuali del nostro immaginario collettivo; “Gloomy Sunday” ossia ritratti immaginari di donne che hanno scelto la morte e che si sono distinte in differenti campi artistici, quali: Sylvia Plath, Ann Sexton, Frida Kahlo, Emma Bovary, Virginia Woolf, Nathalie Wood, Francesca Woodman e Diane Arbus. É una ricerca incentrata sull’iconografia femminile che prende inizio con la nascita della fotografia ed arriva sino ai giorni nostri. Ma non solo, è una ricerca che attraverso il femminile analizza l’antagonismo tra la pulsione erotica e pulsione distruttiva, Eros e Thanatos. Queste due pulsioni rivelano un’unica finalità: infatti, lo stesso principio di piacere, in quanto persegue la riduzione della tensione e la ricostituzione di una unità originaria, appare al servizio del principio di morte.

foto di Angelo Cricchi

Eros è anche amore e desiderio di eterno possesso del bene che coincide con l’idea del bello. La bellezza si scontra con la vita, che contiene la morte. Il progetto di Philip Toledano rappresenta il nuovo archetipo di bellezza: quella della nostra epoca, una bellezza che cerca l’immortalità. La serie fotografica “New kind of beauty” ritrae corpi plasmati dalle mani del chirurgo, corpi che hanno cambiato identità, corpi di una bellezza androgina che non ha tempo. Sono figli di un periodo di evoluzione indotto dall’uomo dove si possono definire oltre a nuovi canoni di bellezza anche nuove identità. Mr Toledano ci invita a riflettere in proposito: Siamo noi che ci riappropriamo di un corpo mancato, negato dalla natura o manomesso dal tempo, o noi che cancelliamo la nostra vera identità per concretizzare un ideale estetico?

courtesy Officine Fotografiche

Di diversa ispirazione stilistica è la ricerca Little Big Press. La mostra è dedicata al mondo dell’editoria fotografica indipendente ed autoprodotta. Self publishing e indipendent photobook, fanzine e piccole case editrici oggi sono sempre più attive e diffuse ovunque. Interessanti i lavori autoprodotti e presentati da fotografi appassionati di editoria, come Alec Soth con la sua Little Brown Mushroom, Jason Fulford geniale fondatore di J&L, Stephen Gill con Nobody Books.

testi di Alessia Mastriforti

Per chi volesse approfondire: fotoleggendo.it

Il gran capo

scritto da

Questo è il suo articolo n°3459

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