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Siamo stati al BilBolBul Festival

4 marzo 2012, Roma Termini ore 9.15: con lo zaino in spalla, macchina fotografica al seguito e il sapore del caffè tra le gengive salgo sul treno per Bologna, destinazione BilBOlbul Festival.
Ebbene sì, miei cari amici zigulini, tra un piatto di tortellini e una piadina con lo squacquerone, ho girovagato per la città come un segugio alla ricerca di fumetti e per raccontarvi la mia escursione bolognese ho selezionato per voi le migliori chicche di questo Festival Internazionale di Fumetto, curato dall’Associazione culturale Hamelin, che dall’1 al 4 marzo ha regalato appetitose visioni a tutti i fissati, voi inclusi, di graphic novel ed illustrazioni.

foto di Alessandro Rossi

Giunto alla sua sesta edizione, il BilBOlBul si presenta come un’ immensa vetrina artistica di ampio respiro internazionale, un luogo di scambio di creatività che dal 2007 fa di Bologna la capitale del fumetto.
Anche questa edizione è stata piena zeppa di mostre, incontri, stand e laboratori per i più piccoli, a cui si aggiungono gli eventi “attorno al festival” che hanno preceduto e che continuano ad infestare la città, insomma un calderone di appuntamenti per tutti i gusti.
Proprio come un labirinto fantastico, una babilonia di immagini in cui ci si perde volentieri, il festival si è svolto in vari punti della città. Prendete appunto.
Nella Sala Borsa era possibile acquistare qualche fumetto e farselo autografare dagli artisti presenti in sala, come ho fatto io con Pronto soccorso e Beauty Case di Stefano Benni con i disegni di Francesca Ghermandi, edito da Orecchio acerbo. Al Museo Civico Archeologico, oltre alla mostra su Francesca Ghermandi, c’erano i lavori di Atak, un artista berlinese che ama mischiare illustrazione, poesia e sculture con cui ha dato vita al progetto Mirabilia, dove mette in mostra il suo rapporto colorato con la quotidianità. Stupore e immaginazione sono i suoi ingredienti essenziali.

foto di Alessandro Rossi

Vi segnalo la mostra “Coop For Words – Scrivere è giovane”, il concorso per giovani autori, come i cinque finalisti che espongono nella libreria Coop. Ambasciatori: Davide Caridi, Matteo Valdameri, Stefania Finocchi, Miriam Serafin e lo straordinario Daniel Cuello, di cui vi abbiamo parlato qualche articolo fa, giusto per rinfrescarvi la memoria.
Il tema centrale di questa edizione del BilBOlBul è “il confine”, ovvero quella linea sottile e spesso invisibile che segna il passaggio da un territorio ad un altro, quello della geografia umana, motivo per cui sono stati chiamati in causa il fumettista francese Blutch, migliore autore del 2009 al Gran Premio della città di Angoulême, in mostra al Museo Internazionale e Biblioteca della Musica con il suo voyeurismo d’autore, sospeso tra la bellezza e il mistero del gioco tra chi osserva e chi si lascia osservare, anche attraverso il buco di una serratura su cui casca l’occhio dell’osservatore.
Sempre per la sezione delle mostre vale la pena citare l’illustratrice tedesca Isabel Kreitz, inconfondibile nel suo tratto in bianco e nero con cui sottolinea l’atmosfera realistica delle sue rappresentazioni, proprio come in “Haarmann”, in cui racconta la storia di un serial killer dell’Hannover weimariana, le cui immagini sono ancora esposte presso l’Hotel Roma di Bologna.

foto di Alessandro Rossi

Ma è soprattutto il confine tra le arti che in questo festival si vuole rappresentare, quel legame esplicito tra creatività, come l’illustrazione e il cortometraggio, che di frequente si sposano bene. Allora vi consiglio di cercare “Via Curiel 8”, il bellissimo cortometraggio di animazione, già vincitore del Torino Film Festival 2011, realizzato dalle artiste urbinati Mara Cerri e Magda Guidi, a cui la Galleria Restarte ha dedicato una mostra, in cui sono stati esposti i disegni originali del film che racconta di un uomo e di una donna e delle loro solitudini infantili. Davvero una chicca imperdibile.
Per gli appassionati di magazine segnalo Filomena, la rivista del BilBOlBul Festival che racconta attraverso il fumetto lo svolgimento della rassegna, mentre per gli esperti del settore consiglio di dare un’occhiata a Kuš!, una rivista lettone dedicata al fumetto internazionale, e a Watt Magazine, un contenitore made in italy di narrazioni ed illustrazioni.

foto di Alessandro Rossi

Non posso tornare a Roma senza una copia di ZeroBologna, una delle guide della collana ZeroGuide 2012, disegnata dal fumettista ravennate Davide Reviati, che nella mia libreria ora affianca quella su Roma, in cui la città viene vista attraverso le visioni urbane di due sorelle e di un polipo tra i quartieri della capitale, fantasticamente descritta dalla creatività dell’artista calabrese Vincenzo Filosa.
Voi non fatevi sfuggire quella di Napoli disegnata dal duo padovano Lise&Talami, quella di Torino di Sergio Ponchione e quella di Milano raccontata attraverso i personaggi di Ivan Hurricane, fondatore e direttore di PUCK!, una rivista per fumettisti e illustratori underground.
Torneremo a parlare di loro, stay tuned!

Per saperne di più: www.bilbolbul.net

Eva Di Tullio

scritto da

Questo è il suo articolo n°178

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