Siamo stati al festival Fotografia a Roma
Prima che si gridi allo scandalo e che la redazione di ziguline chieda in blocco il mio “licenziamento” (ma…non ricordo, ho un contratto??) ritorno a scrivere e, dopo avere fatto un doveroso mea culpa e dopo essermi cosparsa il capo di cenere, eccomi pronta a raccontarvi un evento molto bello della capitale, un vero punto di riferimento per la diffusione dell’arte in Italia. Mi riferisco al Festival Fotografia che da 8 anni è un appuntamento fisso della primavera/estate romana! Va riconosciuto al festival un peso notevole nella diffusione dell’arte fotografica e nella proposta di artisti sempre originali e giovani. Purtroppo da due anni a questa parte la manifestazione registra un netto “calo” di popolarità (e forse di fondi disponibili) e se l’evento negli anni passati godeva di location d’eccezione che, accanto alle piccole gallerie, ospitavano esposizioni fotografiche o video istallazioni interessanti, in un’offerta a volte imbarazzante per quanto variegata e molteplice, adesso le cose sono un po’ cambiate. Gli eventi più importanti, o meglio di maggior rilievo, sono a pagamento nel Palazzo delle Esposizioni, mentre tutto il resto è gratuitamente fruibile nelle piccole gallerie (in numero nettamente inferiore rispetto al passato)!
Intatta e immutata, da parte mia, la voglia di visitare queste mostre, di partecipare all’evento. Credo che continuerò a muovere la mia curiosità verso le mostre gratuite, sia per ovvi motivi che potete tutti capire, sia perché sono sicura che nelle piccole gallerie si nascondano le vere sorprese, idee originali e nuove.
Al Palazzo delle Esposizioni sono in mostra gli scatti romani di Guy Tillim e il reportage (peraltro interessantissimo) sul Caucaso Russo dell’italiano Davide Monteleone, poi Geovanny Verdezoto e la sua Roma Occulta che racconta la difficoltà dell’integrazione e del lavoro nel mondo extracomunitario più povero della capitale. Impegno, dunque, ma anche voglia di normalità come la carrellata di autoritratti che scorrono su uno schermo o la mostra Attraverso la finestra (Giorgio Barrera, vincitore “Premio Internazionale FotoGrafia – Baume&Mercier 2008”) che esaltano l’individuo e la scelta dei suoi simboli, dell’insieme di oggetti che lo circondano, lo raccontano e lo rappresentano!
Tra gli eventi collaterali sono, a mio parere, di enorme valore documentario le mostre Casilino ‘900, Campus Rom, Album di Famiglia, il cui desiderio è di documentare il mondo che ci circonda con le sue differenti realtà. In questo modo lo strumento afono della fotografia lascia lo spazio ai pensieri e alle riflessioni di chi guarda: è chiaro, l’artista lancia sempre un preciso messaggio, ma sta a chi osserva sapergli dare voce!
Piccola nota polemica: siccome non mi è stato possibile scattare fotografie nelle gallerie espositive, quelle che accompagnano la mia modesta recensione sono state scattate da me e da chi mi accompagnava, per le strade di Roma.
Segnalo (visitabili ancora per pochi giorni):
Casilino ‘900, album di famiglia, Hector Cristian Silva Peralta, fino al 25 giungno, Bibli Libreria, Via dei Fienaroli, 28 , Roma.
Album di famiglia, Andrea Papi, fino al 20 Giugno, Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, Via Michelangelo Caetani, 32, Roma.
Al mare, Eva Tomei, fino al 26 Giugno, Galleria Gallerati, Via Apuania, 55, Roma.
Per maggiorni informazioni: www.fotografiafestival.it