Siamo stati alla “Silence Performance”
La Silence Performance (performance del silenzio) è una parata internazionale formata da circa 65 artisti e performers provenienti da tre città europee: Belfast, Bologna e Bruxelles; è uno spettacolo senza testo e senza parole che ha come palcoscenico gli ambienti metropolitani, che ognuno di noi attraversa svariate volte nell’arco della giornata.
Silence Performance, di cui si è avuta un’anteprima al BRXLBravo Festival a Bruxelles il 2 ottobre, rientra nel progetto BelBoBru, laboratorio di parate urbane, – nel quale cooperano tre partner provenienti dalle tre città europee. Si tratta del Beat Initiative (Belfast, Irlanda del Nord), dell’associazione Oltre.. (Bologna, Italia) e della Zinneke (Bruxelles, Belgio). Lo scopo di questo progetto è stato quello di dare agli artisti l’opportunità di lavorare insieme, di scambiarsi conoscenze, condividere abilità e costruire insieme questa parata multiculturale e multidisciplinare che Bologna ha avuto il piacere di ospitare, venerdi 9 ottobre, nel pomeriggio presso la prima periferia, nel quartiere San Donato, e la sera in pieno centro, con partenza da Piazza Maggiore. Le tre discipline al centro di questo progetto, sovvenzionato dal programma Cultura ed Educazione dell’Unione Europea e da altri partner che hanno contribuito al finanziamento, sono:
I Boom Dang Drums: percussionisti provenienti dal Belfast Carnival, che rappresentano la colonna sonora della parata.
La Puppet Family: laboratorio sperimentale che lavora sulla creazione di un pupazzo modello in grado di viaggiare per l’Europa in una valigia, infatti, il suo nome è “Maurice nella valigia”.
Scandali Urbani: gruppo di artisti che ha creato una performance teatrale che si intreccia con i quotidiani codici di comportamento della città.
Gli artisti hanno seguito i laboratori di queste tre discipline nella loro città e hanno formato una squadra multiculturale che si è riunita nelle strade per vivere: la Lantern Parade di Belfast, la Zinneke’s Parade di Bruxelles e la parata annuale che si svolge annualmente a Bologna, la Par Tòt Parata.
La parata ha teatralmente messo in discussione il ruolo che ognuno di noi ha nello spazio cittadino, il tutto è stato accompagnato da un incessante e incalzante ritmo metropolitano realizzato tramite dei percussionisti abilmente diretti da un maestro dotato di bacchetta-retino da pesca.
Gli “Scandali Urbani”, inizialmente estranei alla festosa carovana, si sono imbattuti in una lotta contro quelli che secondo noi rappresentano gli ostacoli giornalieri. La fantasy-rissa non ha avuto ne vincitori ne vinti, almeno secondo il mio modesto parere, ma mi ha portato a ridefinire la realtà che mi circonda. Un dubbio amletico mi resta “Che ruolo recito io quotidianamente nel palcoscenico cittadino?”
di Luigi La Porta