ZIGULINE

L’evento Urban Contest nasce come progetto di promozione culturale che intende avvicinare il grande pubblico alla cosiddetta corrente artistica della “Street Art” e creare un rapporto di collaborazione tra gli artisti di questa scena e le istituzioni pubbliche. Urban Contest ha voluto offrire degli spazi legali su cui artisti di questa corrente hanno potuto esprimersi senza il timore di commettere atti illeciti come spesso accade nel mondo dell’urban art. Il progetto si innesta in un discorso più ampio che il comune di Roma sta portando avanti e che intende “impiegare” l’arte urbana come strumento di riqualificazione degli spazi metropolitani. Posso dire la mia?

A me questo genere di operazione non è che sia piaciuta più di tanto, o meglio, non mi convince granchè. Il motivo sta nel fatto che il voler “addomesticare” a tutti i costi una specifica scena artistica che ha le sue regole e le sue peculiarità, per quel che concerne le modalità operative, la scelta dei luoghi e delle superfici,  sebbene queste si scontrino con quelle che sono le norme che disciplinano la tutela del decoro urbano, poi non premi in termine di efficacia e qualità della proposta. Chiarisco. La street art, l’urban art, l’outsider art o come meglio preferite sono una cosa e vanno rispettate per come queste nascono e si manifestano.

Io eviterei di coinvolgere gli artisti che operano in questa scena in progetti che sono una via di mezzo e quindi non sono nè carne nè pesce dal punto di vista della loro collocazione artistica. Credo che qualcuno abbia fatto un’equazione sbagliata nel pensare di voler “legalizzare” la street art solo perchè ha disposto una serie di pannelli all’aria aperta e facendovi dipingere sopra. Street art non vuol dire arte all’aria aperta.  La street art a mio modo di vedere  non può essere “legale” od “autorizzata” e la creatività dei suoi esponenti usata come forma di decorazione urbana non ha nulla a che vedere con questa.

In Italia ci sono delle interessanti manifestazioni che hanno saputo interpretare questo fenomeno e contribure alla sua promozione senza necessariamente arrivare a svalutarlo o ad avvilirlo e sono il FAME Festival di Grottaglie, il PopUp di Ancona, Infart di Bassano etc. Un consiglio personale a chi voglia realizzare iniziative analoghe, prendete spunto da queste realtà che nella street art ci navigano bene da anni, di fatto non c’è nulla da inventare ma solo migliorare.

foto di Giuseppe Di Paola