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Siren Festival, non cambiate, stessa spiaggia stesso mare

Manca meno di una settimana e una delle più belle creature del panorama musicale italiano prenderà il via. Il Siren Festival è una delle poche realtà veramente apprezzabili tra i tanti microfestival che si piazzano a macchia di leopardo in una nazione molto poco votata ai grossi raduni musicali.

 

Vasto

 

Siamo al terzo anno di vita e romantica è anche la storia di questo festival che Pietro Fuccio mi raccontò alla vigilia della prima edizione nel 2014. L’ idea nacque dall’incontro tra Pietro e Louis Avrami, un americano del New Jersey. Nella nostra chiacchierata gli interrogativi erano molti e tra le parole dell’ideatore si percepivano dubbi e se vogliamo anche timori su una scommessa che già al primo anno aveva una posta molto alta. Oggettivamente non era semplice ideare un festival in uno spaccato provinciale noto più per le vacanze in regime familiare che per i grossi eventi musicali.

 

 

A distanza i due anni mi sento di dire che quella scommessa è stata vinta per vari motivi; in primis perché gli artisti delle due precedenti edizioni sono stati un giusto mix tra nomi di cartello e proposte interessanti, e poi anche perché quello che più mi è piaciuto in questo festival è stata l’atmosfera molto rilassata e piacevole di un paese abruzzese che ha saputo accogliere con entusiasmo una manifestazione “invasiva” che per 3-4 giorni ha stravolto le abitudini paesane.

 

 

Visto che manca meno di una settimana immagino che gli appassionati di musica abbiano già spulciato la line-up quindi queste righe vogliono essere un’ultima chiamata per muovere in direzione Vasto tra il 21 e il 24 luglio.

 

Editors

 

Quello che ho sempre odiato delle giornate al mare è l’apatia serale, quando sulla pelle hai ancora il sapore di salsedine e gironzoli per il paesello che ti ospita in cerca di gelati e becchi quelle comitive di ragazzini che cantano stonando una canzone che ci ha letteralmente scassato la vita che fa “le bionde trecce e gli occhi azzurri e poi….”, e poi che? Due palle e a me Battisti fa schifo come mi fa schifo Vasco Rossi e la sua Albachiara che è la seconda hit più suonata nelle spiagge con chitarre scordate. Nascerà probabilmente da questi traumi marittimi il mio non amore per le spiagge, ma questo anno come ormai faccio da due anni  torno a farmi un week-end di mare abruzzese in cui la sera invece di albe chiare e calzette rosse ascolterò The Racing Rats direttamente dalla voce di Tom Smith che, insieme ai suoi Editors, ha sfornato nel 2015 un discone con i synth che piacciono a me.

 

Notwist

 

Ascolteremo anche i Notwist che suoneranno Neon Gold per intero e poi Lee Ranaldo e Thurston Moore con i loro rispettivi progetti solisti.
I portatori di barbe lunghe, mustacchi e occhiali tondi potranno godersi Motta e Calcutta, postarli sulle pagine Instagram con filtri vintage e magari anche sentirli suonare visto che sono i due nomi più interessanti dell’indie italiano.
Poi ancora il cinismo de I Cani e i live di elettronica di un piacevolissimo Yamamoto Kotzuga e Gold Panda.
Sono solo alcuni dei nomi di un cartellone più ampio che troverete sul sito del Siren. Quindi per quest’anno non cambiate, stessa spiaggia stesso mare (non è assolutamente una citazione come voi pensate)… tutti al Siren!!!

Siren Festival | sitofacebook

Antonio Cammisa

scritto da

Questo è il suo articolo n°11

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