Skateistan, vivere e fare skate a Kabul
Nel 2007, lo skater australiano Oliver Percovich e Sharna Nolan, attiva nel campo della cooperazione internazionale, arrivano a Kabul con alcune tavole da skate. In un paese in cui la metà della popolazione è rappresentata da bambini, i due “osservatori” si resero subito conto di quanto le loro tavole a quattro ruote attraessero l’interesse dei ragazzini del posto. Dopo aver cominciato a tenere regolarmente delle lezioni di skateboarding all’interno di una vecchia vasca Russa abbandonata nel distretto di Mekroyan, si uniscono a loro un gruppo di ragazzi afgani che già andavano in skate da qualche tempo, successivamentee cominciano ad arrivare anche delle ragazze. Da queste semplici lezioni informali tenute sia da Oliver e Sharna che dai ragazzi afgani, ne nasce una vera e propria scuola, la Skateistan, la prima scuola di skateboard afgana co-gestita da occidentali e ragazzi del posto.
La storia di Skateistan comincia dunque così. Oggi la ONG che sovraintende la scuola può contare su di una propria struttura, uno skatepark di 5.428 metri quadrati donato dalla Commissione Olimpica Afgana in cui si allenano circa trecento allievi tra ragazzi e ragazze. L’intento di questo progetto è quello di far venir fuori una storia positiva per le giovani generazioni afgane e, attraverso l’uso dei media, diffondere un messaggio di pace e speranza. A questo scopo nasce il film documentario “Skateistan The Movie“, finanziato da DIESEL New Voices e diretto da Orlando Von Einsiedel, in cui si racconta l’esperienza della ONG attraverso gli occhi e le esperienze di due ragazzi afgani, Murza and Fazil, allievi della Skateistan.
Rompere le barriere etniche, sociali, sessuali e religiose che incombono sui destini dei ragazzi afgani è la missione che Oliver Percovich e Sharna Nolan si sono dati tre anni fa quando ancora non sapevano che da lì a poco sarebbe nata Skateistan. Buona Visione.
Per chi volesse saperne di più: skateistan.org
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