Soirée trash romance en Strasbourg
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Eleganza, champagne, glamour e spensieratezza, ecco le belle parole che risuonano nelle mie orecchie come una potente sinfonia. Ma in questi tempi piuttosto cupi difficilmente ho l’occasione di suonare questo tipo di partiture. Contro tutte le attese, il concerto si è fatto nuovamente sentire sotto la forma di un invito ad una serata dal titolo strano e misterioso: Serata Trash Romance a Strasburgo organizzata da una certa Pop Eleganz. L’invito sembrava promettente, “per una serata unica, chic e diversa, basata sul glamour di tendenza”. Il tutto destinato ad un pubblico capriccioso, incapace di scegliere tra il proprio romanticismo ed i propri demoni interiori.
Il luogo della festa non è stato comunicato e non sarà svelato che 48 ore prima dell’inizio dei festeggiamenti.
Le informazioni in mio possesso erano minime: che la festa si sarebbe svolta in un ambiente sorprendente, un fotografo anticonformista sarebbe stato presente per esporre le sue foto, che i dj non avevano etichette commerciali e infine che ci avrebbero servito dello champagne durante tutta la notte. L’ultimo punto non è da sottovalutare. Infatti, io sono francese e quindi faccio di quel bere di bollicine una vera arte di vita. Un solo obbligo ci è stato fatto: rispettare rigorosamente il dress code che imponeva il tema della serata. In due parole, un’eleganza sulfurea. La signorina Pop Eleganz ha attirato la mia curiosità e mi sono lasciata prendere dal gioco. Nei 15 giorni precedenti le informazioni arrivavano col contagocce per email. Tutte erano accompagnate da una serie di foto deliranti che ricordavano il tema: Trash Romance. La provocazione era orchestrata perfettamente ed ha suscitato curiosità ed fermento nella nostra piccola comunità. Sabato 16 maggio direzione Strasburgo, garage ALFA ROMEO. Un garage come un luogo di festa, dopo tutto, perché no.
Ore 23.00. Arrivo. Appena entrati, osservate da due gorilla in costume ben tagliato, eccomi immersa nell’irreale. La prima cosa che mi ha colpito sono stati gli invitati.Gli uomini sembravano dei veri dandy moderni esitanti tra l’andatura preziosa di un Dorian Gray e il rock and roll glamour di Ziggy Stardust. Le donne erano sublimi, tutte uscite da una rivista dal tema molto eclettico. Si passava dall’icona trash feticista alla femme fatale ultra glamour. Ognuno dei convenuti aveva adattato il tema secondo la propria percezione del “trash romance” e malgrado tutto le varianti restavano sbalorditivamente armoniose. Con la mia prima coppa di champagne tra le mani sono partita ad esplorare questo immenso campo di gioco. L’atelier meccanico era stato totalmente trasformato. Ora c’era un grande studio fotografico improvvisato dove si trovava l’invitata della serata, Nina Roberts. La vecchia star aveva organizzato quello che lei chiama un “Trash Photoshooting Live”. Armato solo del suo apparecchio fotografico, Nina ci ha fatto posare nel mezzo di pezzi smontati, di banchi da lavoro e di una vecchia vasca da bagno.
Gli invitati si sono lasciati guidare dalla fotografa per una serie di foto che andavano da donne sanguinanti in una vasca da bagno a pose sexy in auto di alta classe. Lo studio era aperto a tutti. Una sola parola d’ordine: seguire l’artista. Oltre a Nina, altri 8 fotografi e 2 cameraman erano presenti. Durante tutta la serata, alcuni ci fotografavano dal vivo, mentre altri ci proponevano pose non sempre politicamente corrette. L’ambiente era leggero e totalmente disinibito. Nella sala principale, lo stesso effetto che nell’atelier. Tutto era completamente trasformato. Troneggiava un palco e un enorme bar era stato installato per l’occasione. Binari metallici ricoprivano il soffitto dove erano agganciati immensi lampadari moderni. Dei condizionatori erano stati ugualmente montati per meglio accogliere, più tardi, attraenti ballerine. Nella prima parte della serata abbiamo avuto il piacere di ascoltare un live vocale electro soul. Momento piacevole che ci ha permesso di fare conoscenza, apprezzare la retrospettiva delle foto di Nina Roberts e di esplorare ancora i luoghi.
Dopo un originale di show di acconciatura, i dj hanno iniziato a mixare la loro musica. E quindi tra la musica house e lo shooting fotografico, le 500 persone presenti hanno danzato fino al mattino.
Per la prima volta dopo molto tempo, nessuna parola come crisi, elezioni europee, politica, antisemitismo sono state pronunciate. Nessun dibattito e nessuna polemica.
Ci sembrava di essere in un’altra dimensione. Durante tutta la serata, eravamo li per vivere una nuova esperienza, lontano dal nostro quotidiano e soprattutto lontano dalle nostre serate stereotipate. Ognuno ha indossato l’identità che più gli aggradava. Il trucco, l’abbigliamento eccentrico rendevano impossibile l’identificazione delle classi sociali presenti. Eravamo insieme, mescolati e con lo scopo di fare festa diversamente. In cosa sarebbe diverso, mi chiederete, dalle serate “in maschera” che tutti conoscete o dalle serate con una qualche dimensione artistica?
E bene, gli invitati erano di volta in volta opere d’arte o artisti. Ed è proprio qui la grande ingegnosità degli organizzatori. L’atto della creazione è stato eseguito dal vivo, sviluppandosi al ritmo della serata secondo le voglie dei protagonisti. Centinaia di foto sono state scattate, alcune classiche, altre originali o meglio trash. Ma tutto a vocazione artistica fatto da appassionati che hanno approfittato dell’opportunità per lasciare sfogare la loro immaginazione sfrenata.Con un po’ di distacco, mi sembra che questa immensa messa in scena ha permesso a tutti di guadagnare in singolarità durante quelle ore e di avere l’illusione di uscire dalla massa, della quale, si voglia o no, tutti facciamo parte.
Il resto dello shooting nel photoblog.
Per avere maggiori info: popeleganz.com
[ abbiamo sempre avuto un debole per questo genere di serate, se vuoi raccontarci la tua sai come contattarci]