Squillo, il gioco da tavola per le tue capacità “imprenditoriali”
Il trash è una cosa seria. Questa è un asserzione dalla quale non si può non prescindere per l’argomento che vi propongo di seguito. Eh già, se siete tra coloro che pensano alle natiche ipertrofiche di Nicki Minaj o alla serie ormai cult di The Lady di Lory Del Santo come qualcosa di sconosciuto o da includere nel grande insieme dei “fatti di non notevole interesse”, bè ne avete di strada da fare… credetemi.
Poco tempo fa mi sono imbattuta nel gioco da tavolo Squillo e, date le premesse, mi dispiace inserirlo tra Nicki Minaj e Lory Del Santo, perché questo gioco di società merita molto di più.
Il trash è una cosa seria, ripeto, e in questa occasione in particolare è incarnato in una visione lucida e sprezzante dell’attualità. Nel role-playing sarete avidi papponi impegnati a incrementare gli introiti tramite lo sfruttamento dell’onesto lavoro di “giovani promesse”, “puttane di strada” ed “escort”. Chiaramente ogni livello della Sodomita gerarchia sarà più o meno prezzolato ma sempre sensibile a corroboranti power point capaci di accrescere il tariffario di base come una appropriatissima cintura fallica immancabile quanto una tonificante vaginoplastica.
Scopo del gioco è spazzare via la concorrenza tramite ogni mezzo illecito possiate immaginare, inutile riportare anche la possibilità di poter fare affidamento sul potere di vendicative divinità veterotestamentarie quanto all’opportuna ingerenza di jihadisti.
Ideatore di tutto questo è Immanuel Casto, il cantautore ideatore del Porn Groove, reso celebre da successi come Escort 25 e Tropicanal . L’istrionico artista cristallizza il proprio irriverente sguardo anche tramite le apparentemente innocue dinamiche dei card game proseguendo la propria sceneggiata mordace tramite altri medium.
Sono attualmente disponibili due espansioni alla Deluxe Edition, Bordelli d’Oriente e Marchettari sprovveduti che trovano sempre maggiore diffusione sul mercato nonostante in Italia il gioco sia stato minacciato inizialmente dalle potenti parabole senatoriali captanti calamità in danno all’uguaglianza sostanziale.
I potenti mezzi di ricezione appartengono alla Senatrice Emanuela Baio Dossi alla quale poi sono seguiti quelli di altre attentissime colleghe tutte allarmate dalla incalzante e concretissima minaccia di incitazione a delinquere e allo sfruttamento della prostituzione.
Potrete ben capire che l’ironia con la quale Immanuel Casto è solito esporre certe piaghe sociali risulta essere un’arma a doppio taglio laddove l’interlocutore abbia l’acume e il discernimento di un Torquemada. In realtà il drappello di senatrici non è stato il solo a intervenire dato che sono state molteplici le accuse di scempio tra le quali quelle di Maria Gabrielli Carnieri Moscatelli, Presidente di Telefono Rosa, invocante il salvifico intervento di una Task Force. Ribadisco: il trash è una cosa seria, ahimè.
Testi di Arianna Papale.
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