Street Art in provincia, la sfida di Benevento post it up
Ieri siamo stati al Bn Post It Up, una esposizione dedicata alla street art ospitata nei locali del centro sociale Depistaggio di Benevento. Non potevamo mancare a questo appuntamento, visto che siamo della zona e una volta tanto che anche le piccole cittadine campane propongono appuntamenti interessanti, ed aggiungerei coraggiosi, ci sembrava più che doveroso dare il nostro sostegno seguendo da vicino la manifestazione.
Diciamo subito che Benevento non è Roma, non è Milano o Londra, è un piccolo capoluogo del Sud Italia ovviamente lontano dai grandi circuiti dell’arte o della cultura metropolitana, ciò nonostante è da riconoscere l’entusiasmo e la voglia di cambiare quell’aspetto, spesso sonnacchioso, tipico delle piccole città di provincia. Tutto ciò lo si deve ai due giovani organizzatori dell’evento, Vincenzo e Emilio, che hanno voluto dar prova della loro passione per questa arte e dimostrare che ai tempi di internet tutto è possibile.
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Lo dimostrano le numerose opere pervenute da tutta Italia e dall’estero. Sinceramente ci saremmo aspettati una presenza maggiore da parte degli autori che per ragioni logistiche hanno preferito affidare alle poste i loro lavori.
Lo stesso Augusto De Luca, il nostro amico Cacciatore di Graffiti “ospite d’onore” della serata, ha riconosciuto la qualità dei pezzi proposti nonostante si trattasse di un evento destinato ad un pubblico circoscritto ai fedelissimi del Centro Sociale beneventano.
Nonostante tutto abbiamo trovato un pubblico, seppur non numerosissimo, molto attento ed incuriosito, sarà anche per la novità della proposta per una piccola cittadina dove parlare d’arte o di street art non è sicuramente all’ordine del giorno.
[youtube width=”500″ height=”350″]http://www.youtube.com/watch?v=pLqOVEM6jio[/youtube]
Condividiamo l’idea di Augusto De Luca secondo cui l’arte di strada dovrebbe avere il coraggio di uscire dai suoi luoghi naturali come possono essere gli spazi di un centro sociale, ed invadere la città laddove la gente comune non se lo aspetta, un museo, una scuola, un teatro. Forse così la si aiuterebbe a scrollarsi di dosso quella reputazione di arte per “giovinazzi fricchettoni” a cui i cosiddetti “ben pensanti” sembrano dar poca attenzione. La provocazione e la sfida è proprio in questo.
Tornando all’evento beneventano, diciamo che momenti del genere dovrebbero essere sempre più frequenti, non è importante se non raggiungeranno mai l’eco delle grandi kermesse metropolitane, l’importante è mantenere vivo l’entusiasmo e la voglia di fare di chi vive lontano dalle grandi città. Va detto anche che da queste parti le istituzioni o le imprese non sono mai di grande aiuto.
Partecipare a questi eventi “minori” sicuramente non sarà la strada più efficace per farsi conoscere da talent-scout o galleristi a caccia di affari, ma credo che in questo caso l’arte debba fungere da elemento aggregatore e socializzante, più che da mera opportunità commerciale. Noi siamo del parere che la provincia possa essere un’autentica fucina creativa, proprio perché lontana dalle contaminazioni metropolitane e quindi capace di poter sviluppare un suo stile personale sia nella produzione artistica che nella realizzazione di eventi di questo genere.
Sicuramente ci rivedremo per una seconda edizione di BN POST IT UP.