Surreàlisme Des Femmes
Benché ognuna abbia il proprio stile inconfondibile, uno stesso elemento accomuna le produzioni delle tre artiste: il sogno, nella sua dimensione onirica quanto in quella di aspettativa foraggiata dalla spinta al consumo.
Se infatti si dovesse pensare al posto più probabile in cui incontrare uno degli abitanti dei loro mondi, questo non sarebbe altrove dal luogo in cui il subconscio ci offre un milk-shake di tutti le sollecitazioni raccolte durante il giorno. Il luogo in cui frammenti, parole e immagini martellate quotidianamente da giornali e programmi televisivi si vanno a sedimentare dentro paure più o meno manifeste, o in desideri più o meno reconditi. Là infatti nascono e crescono, nella perdita di confine tra reale e surreale.
Visioni recettive e significanti, quelle proposte dalle tre artiste. Opere in cui l’arte contemporanea comunica con un linguaggio altamente simbolico eppure comprensibile perché derivante dall’elaborazione di ciò che giorno dopo giorno assorbiamo per via mediatica.
Le opere esposte sono narrazioni visive di favole inquiete: corpi, animali, natura e oggetti sono dotati di grazia ma al tempo stesso hanno un aspetto bizzarro e preoccupante, in bilico tra il sogno di spazi equivalenti e il sonno angoscioso della quotidianità moderna.