Tanztee, signore che ballano
Ci sono alcune cose che per motivi del tutto sconosciuti mi affascinano molto, una di queste è l’estetica legata ai luoghi e all’abbigliamento degli anziani. Sarà tutta colpa del vintage?
Quello che mi piace in particolare è il senso di sicurezza che emanano, la resa gloriosa che rappresentano e poi i vari ninnoli di cui si agghindano, le rughe con tutta la loro storia e il profumo, mughetto o ciclamino, la stabilità fatta essenza.
A proposito di questo mi sono imbattuta in Tanztee un lavoro fotografico di Andrea Grützner, giovane fotografa tedesca che lavora con i colori e con le texture come in Erbgericht, immagini che incontrano in modo astratto il passato della tipica guest house della Germania orientale o in Melange, dove invece restituisce ad immagini quotidiane un certo sapore antico proprio attraverso la grana e il lavoro di camera oscura.
In Tanztee, invece, assistiamo alla fascinazione del trash, al gioco di fantasie e all’ironia di un occhio troppo giovane per comprendere tanto animalier.
Le mani dolcemente appoggiate sulla partner e raffinatamente imbrilloccate invece ci ricordano che la cura e l’amore per se stessi travalicano ogni età e aspetto sociale.
Il tanztee è la danza del tè ed è il rituale spesso preceduto da quello più noto, e molto praticato ancora in tutta Europa dall’epoca Vittoriana, del garden party un appuntamento pomeridiano e formale.
La Grützner ha avuto modo di incontrare queste donne intente nel tanztee in occasione della sua visita alla guest house Erbgericht.
Andrea Grützner | sito