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Te lo ricordi Foffy? il tuo amico immaginario?

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Lo psicologo oxfordiano Paul L. Harris definisce la presenza di un amico immaginario o più amici immaginari nella vita di un bambino, qualcosa di assolutamente fisiologico, nonchè utile al suo esercizio comunicativo con altri esseri umani. Si, l’abbiamo pensato tutti che quel nostro compagno di scuola che ci chiedeva di lasciare una sedia libera per “Bunny” o “Foffy” che “aveva fame anche lui”, fosse fuori di testa e un po’ picchiatello, e invece ci sbagliavamo di grosso. Lui era avanti, perchè con “Foffy” simulava anche quando noi non eravamo lì a contattare su chi doveva fare la conta, tutto ciò che comporta avere a che fare con un altra persona, compresi litigi, offese e lunghi pic-nic in giardino. Certo i mostri erano un altro discorso, quelle non erano che orribili persecuzioni autoinflitte che con la complicità di tv e filoni cinematografici splatter anni 80, nella testolina della nostra generazione davano vita a curiosi milkshake di pagliacci, lupi e bambole possedute. Abbiamo chiesto ad alcuni amici di parlarci delle loro frequentazioni immaginarie di quando erano mocciosi e su chi gliela faceva fare addosso dalla paura.

illustrazione di Hannah Louise Murphy |  nightmareillustration.blogspot.com

Alex, 22 anni.

Ciao, avevi un amico immaginario da piccolo?
Io ero convinto che nel corpo umano ci fosse una sorta di universo interno con uccellini alberi e pesci che nuotavano in un mare rosso, e il tutto fosse al buio. Poi, nella mia testa c’erano queste due ombre, sedute ad un scrivania, erano nere, piu nere del buio e mi dicevano cosa fare.

Ti davano ordini?
Si ma in reatà mi facevano anche compagnia. Ad un certo punto della mia esistenza, le due ombre mi hannno detto che sarebbero dovute andar via, e da quel momento avevo nella mente sempre l’immagine di una porta semiaperta da cui entrava della luce, e loro che non c’erano più. In ogni caso ero convinto di essere il Dio del mio ecosistema interno.

E c’erano mostri che ti perseguitavano?
L’unica cosa spaventosa era un un personaggio che immaginavo come un cartone animato. Aveva le sembianze di un topo con gli occhi rossi e infuocati che mi assaliva sul letto.

Sveva, 23 anni.

C’era un amico immaginario nella tua vita di bambina?
Quando ho iniziato a parlare, pare che mia mamma mi sentisse raccontare di una certa “Bonnanna” io non ricordo affatto chi fosse, mia mamma dice che mi riferivo a lei come se fosse presente. Poi sono subentrati questi due personaggi un “piccolo diavoletto” e un “piccolo angioletto” che rappresentavano la buona e la cattiva coscienza. Era come se mi sbisbigliassero sempre delle cose e io dovevo decidere chi ascoltare dei due, quindi se fare la brava o la cattiva.

E avevi mostri che ti facevano fare la pipì a letto?
Sono stata ossessionata da Nightmare per anni, mio cugino mi ha fatto vedere i suoi film veramente troppo presto, a circa 4 o 5 anni; nella mia casa del mare il pomeriggio dormivano tutti e io temevo che spuntassero all’improvviso le sue lame dalle scale o sotto il letto .

Dario, 24 anni.

Ricordi se da bambino c’erano amici immaginari con te?
Non era proprio un amico immaginario era più una presenza che mi giudicava in tutto quello che facevo, alla fine ero io stesso. Poi parlavo spesso da solo, inventavo storie, in realtà lo faccio ancora, mi invento i discorsi da fare con le persone, e immaginavo spesso i personaggi dei cavalieri dello zodiaco. Ti dico una cosa che puo sembrare stupida: il senso di amicizia che ho ancora ora è quello dei cavalieri dello zodiaco secondo me loro erano veri amici.

illustrazione di Boro

Michele, 21 anni.

Ricordi se avevi creato nella tua testa amici o nemici particolari da bambino?
Mah, con me stesso parlavo spesso e poi c’era “l’assassino”.

Chi era?
Era uno che mi veniva ad uccidere a trucidare a sangue. Poi credo si sia freudianamente trasformato nel tipo di uomo che mi piace. Eh eh.

Terry, 24 anni.

Com’era il tuo amico immaginario Terry?
Aveva le alucce era basso e grassottello e tutto nero.

Carino!
Si non era male!

Marika, 26 anni.

Avevi solo amici reali o anche immaginari da piccola?
Mah, da bambina c’era il tubo, avevo paura del tubo.

Cosa?!
Si, era un mostro immaginario, non ricordo bene ma vi avevo associato un rumore spaventoso.

illustrazione di Satoboy Clt.

Gina, 26 anni.

Da bambina avevi inventato mostri o amici che ti seguivano?
Immaginavo che ci fossero nel buio dei lupi più che altro.

Luca, 30 anni.
Giocavi con qualche amico immaginario da piccolo?
Meglio non dire cosa immaginavo io da piccolo, ricordo che spesso parlavo con mia zia che non c’era, sentivo la presenza di mia zia. Poi da quando ho visto twin peaks prima di andare a letto avevo l’impressione che ci fosse BOB l’assassino!

Laura L.

scritto da

Questo è il suo articolo n°36

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