Tefteri, Vinicio Capossela racconta la Grecia
Di conti in sospeso la Grecia ne ha tanti. Eppure, pensare che una cultura millenaria possa sgretolarsi a causa di un crack finanziario è un’iperbole alla quale non ci si dovrebbe abituare mai.
Corre l’anno 2012 e Vinicio Capossela parte da Atene, passando per Salonicco e Creta, e si addentra tra le strade di un paese piegato dalla crisi. Un viaggio iniziato in occasione della registrazione del nuovo album, Rebetiko Gymnastas, che con il tempo prende la forma di un libro, Tefteri. Il libro dei conti in sospeso, edito da il Saggiatore, e di un documentario, Indebito, scritto a quattro mani Andrea Segre (che ne ha curato anche la regia), e presentato in anteprima lo scorso 4 ottobre a Ferrara, in occasione del Festival di Internazionale.
“Tutto quello che viene dalla Grecia, fin dall’antichità, ha un carattere universale. Ci parla dell’uomo, dell’anthropos. Ci dice dell’uomo, del destino, di cosa sta succedendo all’uomo d’Occidente in questo momento di «crisi», di scelta”.
La musica della crisi è il rebetiko. Un canto nostalgico, privo di ogni tabù, che racconta le cose per quello che sono. Una musica nomade, anticonformista, ribelle, che non ha paura del dolore e di ciò che lo ha procurato. Il rebetiko racconta delle ferite, della distruzione che è alla base della ricostruzione, di una metamorfosi che terrorizza ma alla quale non è possibile opporre resistenza.
Come un nomade, e immaginarlo così non è difficile, Capossela incontra i rebetis, uomini e donne che mantengono viva la tradizione di una musica che significa appartenenza. Annota sul proprio tefteri i racconti dei figli di una tragedia moderna costretti a scontare le colpe dei propri padri. La sua voce si mescola a quella dei rebetis traghettando il lettore in taverne fumose, cullate dalla penombra e si ha come la sensazione di ascoltarlo in lontananza quel canto che racconta la sofferenza di un popolo che ha perso tutto e che ancora non ha trovato la forza e il modo per risollevarsi.
Secondo la tradizione greca, il tefteri altro non è che il libro nero del salumiere, un taccuino dove si annotano i crediti e i debiti. A partire da questi “conti in sospeso”, Capossela induce il lettore a chiedersi: che cos’è la Grecia oggi? Forse, solo un paese che attraverso la riscoperta delle tradizioni sta provando lentamente a ricostruire la propria identità.
Testi a cura di Carmen Arzano.
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