Thoms colpisce ancora nella periferia romana
In un solito sabato d’ottobre, un gruppo di writer ha avuto il permesso di esprimere la propria creatività sul muro perimetrale che racchiude la Scuola Media Statale Giovanni Verga e la Scuola Statale Elementare Marco Polo. Una serie di murales ha invaso e rivitalizzato questa parete circolare che si snoda su via Giovanni Gussone, sita nel quartiere romano di Centocelle. Qui, anni prima, si erano cimentati vari “artisti” della zona attraverso i loro tag e flop. Tuttavia, le decorazioni attuali hanno un maggior impatto visivo sullo spettatore poiché sono realizzate usando colori molto più accesi e disegni imponenti che attraggono qualsiasi occhio distratto. Le diverse opere murali si susseguono, scorrono davanti al fruitore come fossero piccoli fotogrammi. L’unione di ogni singola parte dà vita a una sorta di pellicola cinematografica, in cui sono enunciati i disagi dei giovani, le problematiche culturali, ma anche la loro carica, l’energia e l’incontenibile voglia di vivere. Dal murales Free Palestrina di Aladin, a Fame di Emozioni di Tromh, passando per il collettivo MIRIX.
Tra i vari urban artist presenti ritroviamo Mr.Thoms, al secolo Diego della Posta, già noto al circuito delle gallerie romane. Ricordiamo, appunto, la sua partecipazione alla collettiva LUMEN Urban Show alla Galleria Wunderkammern di Tor Pignattara quest’estate. Artista eclettico in quanto si autodefinisce prima di tutto writer, pittore e scultore, poi graphic designer, scenografo, decoratore, storyboarder, vignettista e illustratore. Dopo aver conseguito il diploma in grafica pubblicitaria, si addentra nel mondo del lavoro, mosso da esigenze di tipo economico. Il suo personale e coloratissimo stile invadono molti ingressi di stazioni metropolitane della città come quella di Monti Tiburtini o di Santa Maria del Soccorso, solo per citarne alcune. Il suo alter-ego nasce nel 1996 per l’urgente bisogno di creare un’identità altra, che non lo renda riconoscibile al mondo esterno. Un’altro da sé che gli permetta di agire indisturbato. THOMS! è “un suono onomatopeico, qualcosa che rimbalza da una superficie all’altra, in un costante moto dinamico”. Tale descrizione ben si adatta alla sua versatilità artistica. Da sempre, per realizzare le proprie opere si affida alla sua vocazione, all’entusiasmo, alla passione.
Caratteristica del suo linguaggio è l’ironia, utilizzata per far riflettere su concetti o questioni del mondo attuale. Attraverso l’uso di una linea sinuosa e di un linguaggio asciutto Diego qui raffigura un uomo in posizione supina, sospeso nel vuoto. La stilizzazione del viso ricorda il Picasso del periodo cubista per via di quel naso fuoriposto, mentre una memoria surrealista è rintracciabile in altri tratti come l’orecchio e lungo tutta la silhouette. Un corpo diviso a metà, sezionato in due parti attraverso un taglio netto dalla cui pancia fuoriesce un vapore verdastro e maleodorante, riferito a ciò che c’è di marcio nel mondo. Il personaggio in questione simboleggia, appunto, la parte bigotta della società riconoscibile attraverso l’attributo della bombetta ovvero il tipico copricapo formale in voga nell’800. Sono proprio questi soggetti conservatori coloro che hanno censurato il lavoro appena concluso, eliminando il fastidioso attributo maschile. Uno “sgarro autorizzato”, del quale non ne sarà rimasto compiaciuto il nostro THOMS! Tuttavia, nonostante questa privazione la figura non perde forza, anzi ne esce ulteriormente rinvigorita poiché la denuncia sociale non solo è illustrata, ma si è concretizzata attraverso l’atto del cancellare. L’annullamento del connotato virile è un’affermazione e una conferma: “come volevasi dimostrare” il contesto odierno è ancora legato alla tradizione e ai suoi concetti puritani.
Per saperne di più: http://www.thoms.it
Testi di Maila Buglioni