Tilda Swinton manichino per un giorno
Succede che in dei momenti e in dei posti precisi ci sia ancora chi si prende cura della bellezza assoluta, quella che manda in estasi per qualche secondo e ti restituisce alla vita comune con una punta di amaro sulla lingua. Io avrei voluto prendere parte ad un momento di bellezza assoluta proprio pochi giorni fa e stare seduta tra il pubblico del Beaux-Arts a Parigi durante la performance Eternity Dress di Tilda Swinton magari non proprio gomito a gomito con Jean Paul Gaultier ma alla distanza giusta per godermi tutto lo spettacolo e senza creature moleste ad occupare la visuale.
La pallida Tilda già testimonial di griffe leggendarie di abbigliamento e gioielli si presta al ruolo di donna-manichino e in piedi su una pedana ripercorre i passaggi della creazione di un abito: il rilevamento delle misure, il taglio del modello di prova, l’assemblaggio dei pezzi sul tessuto definitivo.
La piece ideata da Olivier Saillard, direttore del museo di moda Galliera, potrebbe nascere come un omaggio agli artigiani della moda, ma anche come una raffinata riflessione sulle gabbie da sogno costruite in modo meticoloso attorno al corpo femminile da sempre. Fatto sta che l’estetica ha sempre il potere di cancellare ogni ombra di dietrologia. Non resta che esclamare “chapeau” e aspettare che arrivi il video intergrale su Youtube.
Intanto per ingannare l’attesa e prolungare l’incanto date un’ occhiata alla prima collaborazione di Saillard e Swinton per il Festival D’Automne 2012 The Impossible Wardrobe che ripercorre secoli di moda attraverso un cambio d’abiti immaginario che è l’esatto opposto di quello nei camerini dei centri commerciali.
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