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Un’intervista che è la fine del mondo | Ciro

E per la rubrica: “il 21 dicembre moriremo tutti insieme appassionatamente” si è prestato a raccontarci il suo punto di vista sulla fine del mondo Ciro, scenografo di Napoli e appassionato di libri, cinema e di “Uomini e donne” (solo quello con gli anziani). Chissà cosa ne pensa lui sulla fatidica data che si sta avvicinando.

Allora Ciro, benvenuto su Ziguline! Parto subito in medias res: muore Schicchi, Berlusconi si ricandida, Monti si dimette e lo Spread aumenta. Sono questi i presagi dell’imminente fine del mondo di cui parlano i Maya secondo te?

 

Innanzitutto grazie a Ziguline per avermi dato la possibilità di essere intervistato prima della (ipotetica) fine del mondo, sempre se questi simpatici burloni dei Maya hanno ragione. Era una delle cose che volevo fare prima di passare a miglior vita e tutto ciò non può che rendermi felice. Grazie. Qual’era la domanda? Ah, gli ipotetici segnali dei Maya sull’imminente fine… beh, credo che, morte di Schicchi a parte (quanti ricordi di gioventù gli devo, pace all’anima sua), gli eventi da te sopra indicati siano in effetti un buon punto di partenza per dire che il mondo potrebbe stare sul punto di finire.

 

C’è chi dice che diventeremo superuomini, altri dicono che si invertiranno i poli, altri che finalmente vedremo questi alieni sottometterci. Ma noi ti chiediamo: cosa succederà veramente il 21 dicembre 2012?

 

Assolutamente niente. Secondo me, quei simpatici burloni dei Maya si sono divertiti solo a scegliere una data a casaccio lontana millenni dalla loro epoca per poter far spaventare gli abitanti del pianeta Terra e gettarli nel panico. Alla faccia del vecchio detto “il gioco è bello quando dura poco”.

 

Se mai sopravviverà qualche essere vivente, chi se la caverà? Secondo me i criceti.

 

Ripeto, non dovrebbe (sto iniziando a dubitarne anche io a questo punto grazie a voi…) succedere niente, ma se dovesse succedere qualcosa, beh, il pianeta dei criceti potrebbe essere un ottimo scenario post-apocalittico. Semmai dovesse accadere una cosa del genere, spero di non dover sopravvivere e affrontarli. Cosa potrebbe fare un popolo oppresso per secoli in gabbiette e costretti a girare per ore su delle ruote? Non oso immaginarlo.

 

Se Marzullo fosse qui con noi e ti chiedesse: la cosa che assolutamente vorresti fare prima di morire?

 

Farmi una domanda e darmi una risposta.

 

Tu lo sai che il senso di tutta questa intervista è farci i beati cavoli tuoi e sapere se hai in mente di far qualcosa la sera del 21 dicembre, vero? Cosa farai? Macumbe? Orge? Party dell’Apocalisse?

 

Orge? Dove? Credo che come ogni venerdì sera berrò. Il problema è che se la fine del mondo arriva il giorno 21 dicembre cinese resto fregato perchè per colpa del dannatissimo fuso orario il mondo finisce prima del 21 dicembre italiano e quindi niente bere.

 

Last but not least: la tua canzone dell’apocalisse.

 

Caparezza, “la fine di gaia”, ma preferisco immaginarmi come Ned Flanders in un episodio dei Simpson, solo su di una collina mentre tutti sono rintanati in un bunker a cantare “Che sarà sarà” mentre un meteorite precipita lentamente verso la terra. Ciao e buona fine del mondo a tutti!

 

 

Per saperne di più:

Aspettate il 21 dicembre.

Claudia Losini

scritto da

Questo è il suo articolo n°175

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