UTOPIA DEL BUONGUSTO | 3
“Le fiabe sono un po’ come le barzellette: l’abilità sta nel raccontarle! Non cercano la verità, ma vogliono regalare stupore, sorpresa e divertimento. Raccontare le fiabe è un’ arte. Le novelle non appartengono a nessuno e ognuno le racconta come crede. Sono dei canovacci, su cui è lecito cambiare il finale, aggiungere dei personaggi, crearne altri.”
E’ Anna Meacci che parla e che parlerà per bocca di uno strano personaggio che, con un pesante baule sulle spalle, cerca di raggiungere il centro del palco, facendosi strada in mezzo all’incuriosito pubblico. Poi dal baule escono diversi oggetti, per ognuno dei quali nasce un nuovo effetto comico. Fiabe celebri come Cappuccetto Rosso, Hansel e Gretel, Il Gatto con gli stivali…ma non è uno spettacolo per bambini, ovvero non solo per bambini: la nostra cantastorie è infatti dell’avviso che se vogliamo cambiare questo mondo in positivo, dobbiamo diventare tutti (almeno un pochino) dei clown e perché questo accada le FIABOLE sapranno rivelarsi davvero utili.
Cena presso: ristorante “La Fortezza”.
Se puoi non perderti: la vecchia fortezza, una delle cinque punte fortificate della “città ideale”