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Vedo a Colori, a Civitanova Marche il colore va in porto

Torna Vedo a Colori, la manifestazione ideata e curata da Giulio Vesprini che negli ultimi sette anni ha ospitato decine di artisti provenienti da tutta Italia e ha reso il porto di Civitanova uno dei più colorati d’Italia. Il progetto è nato con l’obiettivo di restituire al porto, una zona ormai degradata e abbandonata della città, nuovo vigore attraverso il colore dei murales, la vivacità portata dall’evento (che quest’anno dura circa due mesi) e tutte le attività collaterali tra cui una mostra che immortala la nuova immagine del porto, una pubblicazione e un video-documentario.

 

 

Al centro di questo progetto c’è lo scambio tra le persone e gli artisti, ma anche lo scambio tra gli stessi artisti che si incontrano e dipingono spalla a spalla, e infine, lo scambio con chi il porto lo vive tutti i giorni, i pescatori. La storia di Vedo a Colori comincia nel 2009 quando Giulio Vesprini decide di dare vita a un progetto che restituisse ai cittadini il porto, una parte molto importante della città ma poco vissuta da tutti. Per farlo ha scelto la street art, un mezzo perfettamente congeniale alla sua personale attitudine e vicina al suo ambito lavorativo, in quanto, per chi non lo conoscesse, Giulio è uno degli street artist più interessanti nel nostro Paese, che come molti colleghi ha cominciato con i graffiti per arrivare tradurre, attraverso la pratica e l’esperienza, i suoi stimoli in uno stile personale affine all’architettura e alle geometrie.

 

Andrea Casciu

 

Dalla prima edizione ad oggi si sono susseguiti circa 100 artisti, che hanno dipinto oltre 2000 metri quadri di muri, tra molo e cantieri navali, i quali hanno sposato lo spirito dell’iniziativa, un progetto nato dal basso, senza coinvolgimenti politici, senza una vera e propria line-up.

 

Opiemme

 

Viene da chiedersi se il progetto di Giulio abbia raggiunto o meno i suoi obiettivi (e dopo 8 anni è decisamente lecito domandarselo). Ebbene, la risposta è sì. Non è stato l’unico elemento a favorirlo ma è sicuramente stato determinante nell’avvio di un veloce processo di rigenerazione dell’area portuale che, grazie alla sensibilità di alcuni tecnici dell’amministrazione comunale, oggi è un nuovo spazio di aggregazione sociale per la città.

 

Daniele Geniale

 

La creazione di una pista ciclo-pedonale, l’introduzione delle panchine (che prima non c’erano), nuovi cestini per i rifiuti e un nuovo sistema d’illuminazione sono alcuni dei miglioramenti, non affatto banali (siamo sempre in Italia, eh) che hanno favorito questo sviluppo e il fatto che l’artista marchigiano sia stato chiamato a dare la sua opinione, lo conferma. Il porto si è aperto alla città, è diventato un luogo da vivere. Anche i pescatori sono entusiasti, si sentono orgogliosi e ne difendono il nuovo aspetto, il molo li accoglie con i colori e le immagini.

 

Nemo's x NULO

 

Un altro aspetto interessante di Vedo a Colori è che agli artisti coinvolti non viene chiesto di seguire un tema, ma come è avvenuto nella maggior parte dei casi l’ispirazione viene dal mare e dal porto stesso.

 

 

Per questa edizione, che ha preso il via il secondo week-end di aprile sono già intervenuti il leccese Cheko’s Art che realizzato un muro dedicato a Stelvio Massi autore della pellicola “Un poliziotto scomodo”, Opiemme con un muro dedicato alla poetessa e scrittrice Sibilla Aleramo, Federico Crisa con uno scenario marino, Andrea Casciu che ha dipinto il volto di un affascinate uomo marino, Daniele Geniale che dedica il murales al patrono della città Santo Maro-Marone, GodsinLove, ovvero Alessandro Suzzi e Daniele Bruno, che hanno anche loro tratto ispirazione dal mondo marino, Nemo’s e Nulo che hanno realizzato una salamandra antropomorfa e infine, Bibbito che ha dipinto un lupo di mare “che non teme niente e nessuno”.

 

GodsinLove

 

Senza girarci troppo attorno, Vedo a colori quest’anno ha bisogno del sostengo del pubblico, infatti, per quest’edizione non sono stati stanziati fondi europei come succedeva per l’edizione 2015. Andate quindi tutti su Buonacausa.org e fate il vostro dovere, è un progetto che merita. Il ricavato sarà utilizzato per la realizzazione della mostra “Cantiere a colori”, il secondo catalogo e per la copertura delle spese.

ziguline è tra i media partner dell’evento e presto saremo in città per portare i dovuti omaggi.

 

Vedo a Colori | facebookcrowdfunding

Maria Caro

scritto da

Questo è il suo articolo n°444

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