VERSUS2009 – AliCe’ versus Claudio
STICK MY WORLD presenta “AliCe’ versus Claudio “, urban street art expo di Alice Pasquini e Claudio Evangelista. La mostra si inserisce nell’ambito di VERSUS2009, ciclo di “personali a due” organizzate ed autogestite contemporaneamente in tutta Italia dagli stessi “urban/street artist” partecipanti e che confluiranno alla fine di giugno nell’omonima collettiva presso la galleria MondoPop di Roma, nonché nel terzo appuntamento di StickMyWorld presso il Circolo degli Artisti di Roma.
Alice Pasquini e Claudio Evangelista si affrontano in una tenzone a colpi di pennello negli spazi di Laboratori Sotterranei, atelier creativo in cui i due artisti hanno i loro studi. “Versus” non è un tema, ma una modalità di lavoro in parallelo, portata avanti nel tempo. La mostra, che accosta in una logica di comparazione gli sguardi dei due artisti, è infatti solo l’atto finale di un lungo processo creativo che parte dall’idea e si sviluppa nello studio in giorni e giorni di lavoro, pennellata su pennellata.
Il punto di partenza comune è l’uso di immagini fotografiche che catturano l’attenzione degli artisti e vengono rielaborate attraverso la pittura. Anche il contesto culturale di riferimento è comune: i due artisti attingono infatti all’universo delle culture giovanili metropolitane, mondo nel quale i due si muovono e del quale partecipano. Alice Pasquini fissa la scena di un gruppo di amiche che si fotografano in un momento di festa, proponendo una reinterpretazione dell’immagine vicina all’illustrazione, lontana dal realismo. Claudio Evangelista ha invece fotografato la fine di una serata in un centro sociale romano e scompone questa immagine in macchie cromatiche che trasfigurano la scena sulla tela.
Sono tre gli elementi tecnici che guidano il lavoro in parallelo, articolato su più tele: da una parte la scelta di supporti di dimensioni standard e dall’altra il ricorso a due espedienti narrativi e visuali, la sequenza e lo zoom.
Le immagini di Alice Pasquini sembrano una sequenza di scatti fotografici in rapida successione e ritagliano una porzione precisa di realtà, con la figura umana al centro. Lo sguardo di Claudio Evangelista ci introduce invece in un ambiente e adotta una fluidità di narrazione che ricorda il movimento della carrellata di una macchina da presa, con un’inquadratura imprecisa, ambientale, onnicomprensiva e liquida, nella quale le figure umane sono elementi di colore tra gli altri.
A completare il tutto, un lavoro realizzato a quattro mani.