Vinili, frutta e verdura: report da 180gr
Sabato mattina esterno giorno. Quando arrivo al mercato di Torrione di Salerno, non so di preciso cosa aspettarmi. Ne avevo parlato con alcuni membri di About Lab, l’agenzia di comunicazione che ha tradotto concretamente l’idea di 180gr, in attesa di conoscere l’ideatore del progetto – Enzo Iannece – ma non sapevo bene cos’avrei visto. Il mercato immaginatelo come un qualunque tipo di piazzale a cui siamo abituati da sempre, in cui cercare un pezzo “cult” di seconda mano da sfoggiare con orgoglio o cercare di riscoprire le tradizioni locali, alberga nei ricordi d’infanzia come il luogo in cui andavano i nostri nonni. È un luogo che riveste un’importanza capitale soprattutto nelle regioni meridionali, dove certe consuetudini sono vissute quasi con timore reverenziale.
Incuriosita dalla musica, mi sono lasciata guidare dai beat e quello che ho visto ha reso il mio percorso sintestetico ancora più completo.
È un progetto giovane, quello di 180gr, ma che si sta già imponendo nella scena musicale italiana e non e i numeri parlano chiaro: in una sola notte più di mille fan e oltre 16mila visualizzazioni al video postato sulla pagina Facebook. Si muove su due assi o meglio reti che s’allacciano.
La prima è la valorizzazione dell’area mercatale, con le produzioni agricole a km 0 che vanno tanto di moda laddove manca una vera cultura del territorio, le primizie del luogo e i prodotti di stagione; l’altra invece, in piena controtendenza rispetto all’era del digitale e dello streaming a tutti i costi, vuole far riscoprire il vinile, da cui il nome 180gr, ad indicare il peso di un vinile high-quality.
La filosofia che si cela dietro il nome è semplice, come tutte le idee geniali: cercare di promuovere l’integrazione tra realtà locali e musicisti legati al territorio, che facciano del luogo per eccellenza di socievolezza e scambi una realtà dinamica. Le reazioni dei passanti e degli stessi mercatali hanno confermato la curiosità per il progetto. Li ho visti muoversi, interagire con la naturalezza più estrema, inorgoglirsi all’idea di essere ripresi e ballare soul e house.
È un pensiero comune che chi provenga da mondi lontani rispetto all’élite intellettuale non possa comprendere né apprezzare certe sperimentazioni. Dal canto mio ho sempre sostenuto il contrario e sono sempre stata promotrice di un dialogo continuo tra realtà differenti, perché tutti possano essere messi in condizione di poter apprezzare anche la più articolata delle idee creative.
Oggi è successo proprio questo al mercato di Torrione.
Al centro di una fittissima cinta muraria di insalate verdissime, cavoli, pomodori e frutta, una piccola consolle esotica e quattro dj che si davano il cambio. Unica regola: solo vinili. Il primo è stato Dj Arnold, ottimo per il risveglio, che sa sempre come toccare certe corde dell’animo di chi ascolta, in b2b con Dj Coolcut. A seguire il set dell’ideatore del progetto, Enzo Iannece, che, come mi ha poi confermato, ha intenzione “di estendere e far crescere il progetto anche al di fuori della realtà regionale”. Questa infatti, è stata la quarta tappa, di cui tre si sono svolte nella provincia di Salerno e una in quella di Avellino. Diversi gli scenari, diversi i prodotti a comporre la consolle, identico il sound da mattina e la voglia di stupire.
Guest di metà mattina Fabrizio Mammarella, apprezzato nella scena musicale milanese, dove si esibisce spesso e per finire Francisco.
Essere presente ad una delle tappe di 180gr è stato per me fonte di orgoglio. Il progetto è la dimostrazione lampante di come sia possibile far appassionare tutti alla novità, alla ‘bizzarria’ per molti. È un’idea che sa di Europa ed è nata in una delle tante realtà da cui si tende a scappare, troppo avidi di Americhe per cercare di scommettere sul proprio territorio. 180gr è la prova di come possano esistere dei progetti che partono per gioco e diventano virali, senza l’alterigia che regna sovrana in certi ambienti lontanissimi e scintillanti. 180gr è quella scommessa che intende riportare alla ribalta l’origine, renderla unica, farla entrare nel complesso circuito dell’internazionale, pur tenendo a mente il manifesto del progetto. 180gr, dopo questo sabato, è una realtà in espansione, che incuriosisce e attrae, con la naturalezza tipica di chi, quei filtri che spesso ci impediscono di fruire a piene mani delle esperienze che viviamo, non li ha mai avuti.
Tutte le foto sono di Giuliana Pizzi.
180gr. | facebook
Qui un album fotografico dell’evento