Warm Up | I cinque festival più interessanti di maggio
What’s up everybody? Questo mese prendo, con immenso onore, il posto di una festival-addicted come Anna, per darvi la mia personale lista di festival in giro per il mondo con alto tasso di musica, atmosfera, luci ed empatia. Alcuni di questi festival forse li avete già sentiti: bene, la speranza è che non vi sia capitato di sentirne il nome nemmeno per sbaglio così da poter aprire la loro pagina e rimanere incantati tra line-up e vibrazioni e decidere, in una sorta di trance emozionale, di prenotare il tutto subito e andare. Magari da soli, magari in compagnia, droga o non droga, musica del cuore o non. L’importante è andare no?
Spring Attitude – Dal 14 al 16 Maggio a Roma
Boom! Madonna, che orgoglio. Un festival italiano a Roma ragazzi, che va a soppiantare con la giusta attitude la maratona romana di Rock In Roma che si perde lungo tutta l’estate creando tanti eventi a sé che con un vero festival di musica hanno poco o nulla a che fare!
Qui si va alla ricerca della fioritura, qui si va alla ricerca della sperimentazione: musica elettronica sì, ma filtrando con deviazioni futuristiche del pop e del rock anticonvenzionale. Le location sono selezionate con cura: dal Maxxi, istituzione romana per l’arte contemporanea, al Pelanda & Factory del Macro di Testaccio, vera esperienza di dj set in una sorta di warehouse, fino allo Spazio Novecento, locale simbolo nel quartiere liberty dell’Eur.
Che musica si suona? In passato sono state lanciate le bombe: Four Tet, Disclosure, Bonobo, Gesaffelstein, John Talabot, 2Manydj’s, Vitalic, Who Made Who. Quest’anno figura gente come Apparat, Indian Wells, Populous, SBTRKT. Insomma, per dirla alla romana: “vai, che stai a aspettà!”
Love Saves The Day- Dal 13 al 15 maggio a Bristol, Inghilterra
Eccolo qua un bel festival all’inglese intimo, personale, onirico, coinvolgente. Piccolo lo stage, tanti i colori, le vibrazioni sfiorano le stelle, la musica sincronizza sguardi e corpi che si sfregano e le birre ciondolano macchiandoti la t-shirt, ma non importa, nulla importa, tutto si azzera e tu stai ballando.
Sì perché a Bristol in questi due giorni si balla, si pensa solo a ballare. Qui si esibiscono i pionieri della musica elettronica britannica, spaziando dalla Drum’n’Bass al Garage alla House. Questo festival è considerato una Mecca in Inghilterra per gli amanti del genere. Un pubblico di 6000 persone totali: intimità, buona musica e l’impressione che se capiterete da queste parti, ci sarà da vivere una esperienza totale, in un contesto che si avvicina al concetto puro di festival come piace a noi.
Hang Out – Dal 15 al 17 maggio a Gulf Shore, Alabama, USA
Potevamo mica lasciar fuori un festival statunitense da questo speciale appuntamento con Warm-Up? Neanche per sogno. Perché gli States in quanto a festival ne sanno davvero una più del diavolo. Qui siamo in Alabama e a suonare c’è gente come Beck e Foo Fighters, performance potentissime, e Skrillex con Spoon e Tv on the Radio e My Morning Jacket e tantissimi altri che se non la smetto sforo in maniera indecorosa.
Qui non si parla più di festival intimo ma di un carnevale, uno spettacolo in una location incredibile: il festival è in..spiaggia. Della serie “io non ho capito un cazzo della vita!”, fai il fagotto e regalatela st’Alabama. Metti dentro bikini (o costume), un frisbee, un paio di occhiali da sole, magliettina da sballo e vai: prova a tornare se hai coraggio!
Nuit sonores – Lyon, France 13-17 Maggio
Ecco questo invece è un festival francese di musica elettronica, molto ben concepito, con molta attenzione per il dettaglio e lo stile. Sfodera perle mondiali di musica indipendente (Jon Hopkins, Jamie XX, Tales of Us, John Talabot) e si mostra attento a ben combinare oltre che la musica il design, l’arte e l’architettura.
Ogni anno questo festival si incarica di cambiare circa 40 siti della città, negli anni sono già stati 250 i siti interessati: la concezione è quella di decodificare la cultura del passato, presente e futuro. Piscine, discariche, spazi sui tetti delle abitazioni e gallerie d’arte: tutto viene reinventato, ricostruito come un set, affibbiando una nuova anima, una nuova concezione in un mutare calmo e ragionato. La musica illumina il palco della mente, le nuove location acquistano un’anima, il grande show è un miscuglio emozionante e innovativo. In quei cinque giorni e notti Lione diventa una città libera davvero.
Sound City – Dal 22 al 24 maggio a Liverpool
Questo me l’ha segnalato Anna, ci voleva un suo tocco in quella che è la sua rubrica: “Hey Anna, sono qui, non ti sto fottendo la rubrica”. Anche perché anche grazie al Sound City sono arrivato alla conclusione che scriverla te la fa prendere a male. Con le mani digito, con la testa sono in viaggio: fa male al mio cuore.
Allora, partiamo dalla line up: Flaming Lips, The Vaccines, The Thurston Moore Band. In verità c’è un po’ di tutto e di qualità: suvvia, siam a Liverpool. Il festival combina arte e musica, lo spirito ottimista e amichevole di Liverpool, la sua centralità nella scena musicale e culturale in Inghilterra, classiche performance con altre di band emergenti e molto distanti nei generi. Tutto avviene in tante disparate sedi in città, a te sta la scelta dello stage, magari di quello che serba le sorprese più belle. Il tutto è contornato da eventi culturali: proiezioni di film indipendenti e esibizioni. L’energia di questo festival di Maggio risucchia la città e le sue energie: sprigiona uno spirito intenso. Te lo dico io: Liverpool mica è solo Balotelli.