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Wax di Martina Merlini, cera e xilografia si incontrano

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Martina Merlini la conosciamo e amiamo da tempo. L’abbiamo incontrata in carne, carta e ossa lo scorso maggio a Bologna, alle Officine della Stampa in occasione del Cheap con la sua personale “Totem”. I lavori esposti erano la sintesi di un percorso di ricerca intrapreso con il mezzo xilografia, antica tecnica di stampa caratterizzata dall’incisione a mano di matrici in legno. Partendo da questa tecnica così fisica e dall’universo di simboli ancestrali legati al concetto di “Totem”, Martina continua la sperimentazione e dà vita a Wax“, ospitata fino all’11 gennaio allo Spazio Elastico sempre a Bologna.

Wax, Martina Merlini

Wax, “cera” in inglese, utilizzata in tanti procedimenti creativi per le sue caratteristiche chimiche e la sua estrema malleabilità è: impermeabile, liscia, ha una temperatura di fusione molto bassa ma si solidifica altrettanto alla svelta, va padroneggiata con maestria. La cera è scelta da Martina per la sua capacità di nascondere e mostrare i segni ricavati nel legno e utilizzata per tirare fuori un gioco di ripetizioni da ognuno dei lavori poi diventati pezzi dell’esposizione, diversi per supporto e grandezza, simili per linguaggio. Questa volta non c’è solo la carta, ci sono anche legno e stoffa: la grande istallazione di teli tinti a mano accostati e sovrapposti pende dal soffitto dello spazio e riesce a farci intuire che tipo di studio ci sia dietro le stampe su carta di cotone e le tavole di diverse dimensioni appese ai muri.

Wax, Martina Merlini

C’è un qualcosa di fortemente tribale nelle forme e nei colori scelti: viene da pensare all’arte africana e ad una certa sintesi tra eleganza ed esuberanza. Oltre all’Africa c’è anche un eco nipponico neanche troppo lontano che ricorda gli ideogrammi dipinti ad inchiostro nero, un culto per il tratto che è facile leggere nella precisione di ogni forma.

 Wax, Martina Merlini

Infine, due pareti dello spazio sono state interamente interpretate dalla Merlini, che con la pittura su muro offre una visione d’insieme della sua produzione ricordandoci le sue radici di illustratrice e i suoi bellissimi lavori di street art su ampia scala.

“Wax” avrà fornito di sicuro nuovi spunti alla Merlini, non possiamo sapere verso quale direzione continuerà la sua ricerca ma sappiamo che varrà la pena scoprirlo.

 

Martina Merlini | sito
Elastico | sito facebook
Officine della Stampa | sito facebook

la Germanz

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Questo è il suo articolo n°102

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