white.fish.tank
Venerdì 27 maggio 2011, white.fish.tank inaugura Io non ho mani che mi accarezzino il volto, una ricognizione tra alcune delle opere video più significative dell’ultimo decennio selezionate da videoReport Italia, rassegna biennale curata da Andrea Bruciati che dal 2004 traccia una mappatura della vitalità del sistema video italiano.
Io non ho mani che mi accarezzino il volto, titolo tratto da una celebre serie di Mario Giacomelli, nasce dalla collaborazione tra white.fish.tank, diretto dall’artista Ljudmilla Socci, il critico e storico dell’arte Andrea Bruciati e il Comune di Ancona, e propone una selezione della più interessante produzione video nazionale.
I protagonisti sono artisti italiani di fama internazionale che condividono sì la medesima forma espressiva ma che se ne servono in modi profondamente diversi. Dal confronto tra le opere presentate emergono legami forti e nuovi scenari possibili che nella trasposizione della propria intimità verso un contesto universale e condiviso, individuano un comune denominatore.
Nata nella seconda metà degli anni sessanta, la video arte ha progressivamente conquistato l’interesse di critici e pubblico arrivando ad occupare una parte consistente della produzione artistica contemporanea. La reinvenzione di uno strumento di uso comune in forma assolutamente inedita e significativa, che con il supporto di tecnologie in continuo avanzamento, dal vecchio televisore catodico ai moderni schermi al plasma e LCD copre più di mezzo secolo di storia dell’arte e che, ad oggi non conosce alcun superamento. È su questa premessa che white.fish.tank sceglie di indagare il video, proponendo una panoramica pertinente ed incisiva che ne sottolinea il ruolo determinante nei processi di sviluppo dei linguaggi del contemporaneo.
Io non ho mani che mi accarezzino il volto ospiterà le videoproiezioni di Yuri Ancarani, Elisabetta Benassi, Gianluca e Massimiliano De Serio, Andrea Dojmi, Anna Franceschini, Francesca Grilli, Diego Marcon, Eva Marisaldi, Pietro Mele, Christian Niccoli, Valerio Rocco Orlando e Giulio Squillacciotti.
Le opere selezionate saranno oggetto di una maxi-proiezione presso gli spazi della Mole Vanvitelliana. Complementare e sostanziale alla fruizione delle opere stesse, la visione cinematografica dei video proposti coinvolge lo spettatore dilatandone l’esperienza sensoriale attraverso nuove dimensioni narrative. Come evidenzia Bruciati, abbandonati i confini di una visione preconfezionata, l’immagine si costituisce come luogo di narrazione partecipativo: “fra il dominio del caos e l’ordine decorativo, si estende una nuova zona, un’area di mobilità dove si coagulano ammassi: di storia, di sentimenti, di espressioni artistiche che vivono simultaneamente con attimi di sogno; non più racconto ma fonti di esperienza”.